Soul di Pete Docter, ultimo purosangue Disney Pixar, nato per concorrere agli Oscar, ha lasciato perplessi
critica e pubblico. Le ragioni sono molteplici.
Il film, del regista di Up (con Bob Peterson), Monster & co. (con David Silverman e Lee Unkirch) e soprattutto di
Inside Out (un po’ il fratello maggiore di Soul), paragonato ai precedenti può sembrare troppo filosofeggiante e visivamente meno compatto in
riferimento ai tre mondi rappresentati. Ognuno, infatti, è caratterizzato da uno specifico tratto: realistico-tridimensionale quello terrestre,
stilizzato-bidimensionale quello della vita ultraterrena, una via di mezzo quello dell’ante-mondo dominato da sfondi scuri. A proposito dell’aldilà
possiamo affermare che questo argomento rappresenti un tabù, forse, per i film d’animazione, e sia un tema delicato per bambini e adulti. Docter, uscito
vincente dal complesso universo delle emozioni con Inside Out, con gli elogi dei neuroscienziati, sembrava avere le credenziali giuste per una
sfida del genere. Ma tra una strizzatina d’occhio al mito platonico di Er e una alla teoria della preesistenza delle anime, Soul avanza un po’
a fatica. Il protagonista, Joe Gardner, è un frustrato professore di musica di scuola media, musicista fallito ma geniale che incontra finalmente la sua
grande occasione. Il film fa una distinzione interessante tra lo scopo della vita e la “scintilla” della vita: il primo utilitaristico, la seconda più
indefinibile ed essenziale. La musica pare lo scopo della esistenza di Joe ma non la sua vera scintilla. Scena chiave è quella in cui il protagonista
raggiunge il successo perché finalmente è assunto come pianista in pianta stabile in un gruppo che si esibisce dal vivo, ma non è contento. «Magari la
mia scintilla è guardare il cielo blu o semplicemente camminare». L’aldilà ha visivamente per nume tutelare Picasso, come in Inside out, e una
curiosa affinità con creature alla Osvaldo Licini. La parte terrena ha invece il realismo rotondo e coloratissimo di un film come
The Lost Thing (2010) dell’australiano Shaun Tan. Soul non è un film per bambini e adulti, forse è un film per bambini aspiranti saggi o adulti
aspiranti bambini.
Cortoon
I MONDI
DI SOUL
di Luca Antoccia