Musei da conoscere
La Fondazione Biscozzi | Rimbaud a Lecce

Un ritorno
Alle origini

Inaugurata a marzo, la Fondazione Biscozzi - Rimbaud ospita la collezione di arte del novecento nata dalla passione di Luigi Biscozzi - originario del Salento, scomparso pochi anni fa - e della moglie Dominique Rimbaud. Ce ne parla qui il direttore artistico.

Paolo Bolpagni

Tutto comincia nel 1969 a Milano: Luigi Biscozzi, fiscalista di origine salentina, allora trentacinquenne, compra quasi per caso una litografia di Vespignani e una di Attardi. È la scintilla che fa nascere in lui la curiosità, alla quale faranno seguito l’interesse, l’approfondimento e infine la passione. Di lì a poco conoscerà, a Parigi, una giovane laureata in giurisprudenza proveniente dalla Provenza, Dominique Rimbaud. Passeranno insieme il resto delle loro vite, fino alla repentina scomparsa di Biscozzi nel settembre del 2018. Nel frattempo la coppia, di stanza a Milano, si era votata a un collezionismo illuminato. La loro raccolta, che documenta segmenti importanti dell’arte del Novecento, via via si amplia e arricchisce, fino a comprendere oltre duecento opere di qualità.

All’inizio non c’è ancora l’idea di dare una sistemazione definitiva alla collezione. La prima ispirazione nasce da un dono di Dominique a Luigi nel 2014: un inventario. Inizia presto una riflessione sul “dopo”, e i due concordano nell’attuare il proposito di creare una fondazione e una sede espositiva permanente in cui mettere a disposizione del pubblico questo patrimonio. L’obiettivo, per loro che non hanno avuto figli, è di contribuire alla formazione delle nuove generazioni. Quanto all’ubicazione geografica, non ci sono dubbi: il Salento. Nei confronti della propria terra d’origine, e in particolare di Lecce, Biscozzi sente un debito di riconoscenza: è lì che ha studiato, arrivando dalla campagna e costruendo le basi culturali che gli avrebbero poi permesso di laurearsi brillantemente alla Bocconi.

Nel luglio del 2018 è individuato l’edificio che ospiterà la Fondazione, in piazzetta Baglivi, vicino a porta Napoli, ed è affidato a me il compito di progettarne l’allestimento, insieme con gli architetti Fabrizio e Marco Arrigoni. Purtroppo Luigi Biscozzi non farà in tempo a vedere compiuta la propria creatura, che ha aperto i battenti il 2 marzo 2021, dopo lavori di ristrutturazione molto rispettosi del contesto urbanistico e architettonico, condotti in tempi serrati. Un’iniziativa totalmente privata, frutto di filantropia e della generosità di Dominique Rimbaud, che ha proseguito con slancio e determinazione l’impresa avviata dal marito.

Nella Fondazione, disposta su due livelli, con aula didattica, sala di lettura, cortile interno e sale per mostre, la collezione permanente è collocata al piano nobile, dove è esposta una selezione dei pezzi più significativi, che vuole restituire non una visione neutra, ma una chiave di lettura, in un’atmosfera quasi “domestica”, come se ad accompagnare i visitatori fossero i collezionisti stessi.