Grandi mostre. 4
Edina Altara e Vittorio Accornero a Nuoro

giochi
di coppia

Due giovani artisti, Edina Altara e Vittorio Accornero, si incontrano negli anni venti e condividono a lungo la vita familiare e il lavoro. Creatività, invenzioni, influenze reciproche: una mostra a Nuoro racconta la storia della loro attività, dalle illustrazioni per ragazzi alla pittura, dal design alla moda, dalla scenografia alla pubblicità, dalla decorazione alla collaborazione con Gio Ponti e Fornasetti.

Lauretta Colonnelli

Un Pierrot e una baiadera, tratteggiati con una sottile linea a penna, che reggono un cuore grande. Dentro il cuore, a lettere maiuscole, c’è scritto: «Edina Altara e Ninon Accornero sposi». È il cartoncino per la partecipazione di nozze del 27 maggio 1922. Fu pubblicato su “Lidel”, la maggiore rivista di costume e “fashion” di quegli anni. Lo disegnarono a quattro mani Edina e Ninon, appellativo infantile di Vittorio.

I due giovani artisti si erano già incrociati sulle pagine del “Giornalino della Domenica”, ideato dal fiorentino Luigi Bertelli, in arte Vamba, inventore anche del personaggio Gian Burrasca. Sul periodico, dedicato ai ragazzi, disegnavano i più bravi illustratori di quegli anni e scrivevano autori come Piero Calamandrei, Luigi Capuana, Grazia Deledda. Accornero aveva iniziato a collaborare a ventitre anni, nel 1919; Altara a ventidue, nel 1920. Ma non si erano mai visti.