Un auspicato ritorno alla normalità: questo e molto altro rappresenta la mostra Jeff Koons. Shine, allestita
a Palazzo Strozzi un anno dopo la data inizialmente preventivata, a causa delle restrizioni conseguenti alla pandemia. La mostra dà il segnale della
ripresa, ed è particolarmente significativo farlo con l’artista che più di ogni altro con i suoi interrogativi, le sue contraddizioni, i suoi sogni, i
suoi obiettivi, incarna l’arte contemporanea.
Koons è l’artista dei superlativi – il più caro, il più famoso, il più ricco, il più ambizioso, il più celebrato e insieme criticato, il re Mida
dell’arte di oggi – e Shine un’esposizione dei record: trentatre opere per la più ampia rassegna dell’artista mai realizzata in Italia. Con i suoi
lavori iconici Koons irrompe negli spazi rinascimentali di Palazzo Strozzi, confrontandosi con il rigore del Rinascimento austero e classico. Il dialogo
inizia dal cortile, dove nel monumentale Balloon Monkey (Blue) si specchiano gli elementi architettonici, e insieme la vita, di questo centro
di aggregazione cittadino.
Grandi mostre. 1
Jeff Koons a Firenze
Splendido
splendente
Jeff Koons, uno degli artisti più influenti del nostro tempo, ha costruito il suo lavoro artistico più recente attorno al concetto di trasformazione della materia di cui sono fatti gli oggetti. Un passaggio di stato che approda soprattutto a una scelta - l'acciaio inossidabile - caratterizzata da "lucentezza", "shine", appunto, come recita il titolo della mostra a lui dedicata a Palazzo Strozzi. Ce ne parla qui il co-curatore.
Arturo Galansino