È in via di completamento il restauro di due grandi affreschi strappati realizzati a metà del Settecento da Carlo Innocenzo Carloni (1687-1775), parte del patrimonio mobile di palazzo Grassi, con un cantiere aperto al pubblico, suddiviso in diverse fasi.
Sui due affreschi, pressoché quadrati, di circa 4 metri per 4, raffiguranti
L’imperatore Federico III riceve da Bartolomeo Colleoni un salvacondotto per recarsi a Roma e Papa Paolo II riceve Colleoni e gli affida l’incarico
di combattere i turchi, la documentazione è molto scarna: si trovavano in origine nella villa Colleoni Capigliata a Calusco d’Adda presso Bergamo, nella sala principale.
Insieme a un terzo episodio con Colleoni riceve dal doge il bastone del comando sono stati strappati negli anni Cinquanta, per ragioni
conservative, dalle pareti della villa in abbandono e montati su una tela di supporto a cui è stata incollata una foderatura. I tre dipinti murali,
venduti, sono stati acquisiti sul mercato antiquario da SNIA Viscosa – precedente proprietario di palazzo Grassi – e sono diventati parte dell’arredo
del palazzo veneziano. Nel 1983, in occasione del riallestimento del palazzo, nel frattempo passato a Fiat, sono stati rimossi, avvolti su grandi rulli
di legno e sistemati in un deposito per quasi quarant’anni.
Recentemente, su iniziativa del direttore di palazzo Grassi Bruno Racine – e in accordo con la Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio
per il Comune di Venezia e laguna – è stato deciso di restaurare innanzitutto i primi due episodi; il terzo, molto più grande, sarà ripristinato
successivamente.
L’intervento, affidato a Seres srl e Mauve srl, ha presentato fin da subito numerose incognite dovute allo stato di conservazione degli affreschi,
compromesso dalla permanenza in depositi non climatizzati e all’utilizzo di materiali, nei vari restauri e consolidamenti che si sono succeduti nel
tempo, via via deteriorati. Gli accertamenti diagnostici preliminari hanno però rassicurato sulla fattibilità dell’intervento e con il progetto
Strappi il cantiere è stato aperto al pubblico, come una “mise en scène” performativa, una mostra tra antico e contemporaneo.
La prima fase del cantiere, partita alla fine di ottobre e aperta alle visite guidate ogni mercoledì (fino al 15 dicembre scorso), si è svolta
nelle stanze del terzo piano dell’edificio, appositamente allestite dallo studio di grafica e design Zaven per permettere l’accesso del pubblico. Agli
affreschi, adagiati sul pavimento, dopo un primo consolidamento è stata ripristinata la materia pittorica attraverso la rimozione di strati di garza
protettiva e colla animale, ormai deteriorati, ed è stata fornita una nuova foderatura. I restauratori e le restauratrici, chini a rimuovere
pazientemente la colla, o la garza filo per filo, hanno lavorato all’interno di un ambiente armonico, studiato, anche dal punto di vista visivo ed
estetico, nei minimi particolari. Ricorrenti il quadrato, suggerito dalla forma dei dipinti, e i colori giallo e argento: il giallo dell’area di lavoro
a terra e l’argento del rivestimento di mobili e carrelli con materiali e attrezzi, ma anche i dettagli giallo e argento delle divise bianche dei
restauratori e del personale accompagnatore dei gruppi in visita. Come una performance.
La seconda fase, in verticale, è stata prevista invece sugli affreschi già posizionati nell’atrio piccolo, dove si trovavano prima degli anni
Ottanta, visibili al pubblico già dall’ingresso. Con la conclusione dell’esposizione Hypervenezia, dal 9 gennaio saranno sospese le visite al
cantiere, che riprenderanno a partire dal 27 marzo, con l’apertura della grande mostra Open-end. Marlene Dumas.
Questo restauro “aperto” si inserisce fra gli interventi di valorizzazione del patrimonio, della storia e dell’identità di palazzo Grassi – così
come è in corso il ripristino dei dipinti ottocenteschi della Bourse de Commerce a Parigi, l’altra sede della Pinault Collection –, invitando il
pubblico a riscoprire le opere antiche che abitano l’edificio, in un proficuo dialogo con l’arte contemporanea esposta nelle sale.