“Questo non è uno scherzo”, disse e mi spiegò l’importanza della “Compagnia dei Pescivendoli”. In seguito emerse che molti dei membri più influenti della compagnia erano stati alla mia mostra prima di decidere di onorarmi con la commissione per il ritratto che sarebbe poi dovuto essere appeso nella sala accanto ai ritratti di re e regine dei secoli passati»(32).
Tim Whidborne, suo allievo, fu decisivo perché Annigoni gettò la lettera, pensando davvero a una burla… Comunque questa commissione fondamentale era il
frutto di un riconoscimento che già si stava consolidando. Annigoni è ormai, ufficialmente, il pittore della regina inglese; ecco come l’artista
descrive il primo impatto:
«Invasione di fotografi e giornalisti. Incredibile banalità delle domande. Tutti sono impressionati dal fatto che la Regina verrà a posare nel mio
studio; nello studio, veramente ottimo, che mi è toccato, questa volta, nella silenziosa Edwardes Square. Certo la cosa è insolita, e comunque m’è stata
di non poco sollievo […]. Nel pomeriggio prima posa della duchessa del Devonshire. Sorprendente e spiacevole esplosione della stufa a carbone, che per
poco non mette a fuoco ogni cosa. La duchessa, che volgeva le spalle alla stufa, se l’è cavata per miracolo […]. Mi derubano, nello studio, di trecento
sterline. Oggi, a Buckingham Palace, primo incontro con la Regina. Emozione intensa, invincibile, che perdura. Non dimenticherò questo
giorno»(33).
Il dipinto della regina segnò una svolta nel percorso artistico di Annigoni proiettandolo verso quella fama planetaria che fu per lui prodiga di
importanti e prestigiose commissioni. Va da sé che l’opera sia tra le più conosciute al mondo, essendo stata peraltro veicolata attraverso una nutrita
serie di strumenti di comunicazione: dalle produzioni cinematografiche (la saga storica di 007 e la più recente serie televisiva dedicata a
Sherlock Holmes) alle emissioni filateliche degli ex domini britannici ecc. Qui l’artista, riprendendo la grande tradizione europea settecentesca del
ritratto ufficiale di tre quarti a figura quasi intera, vuole simboleggiare, attraverso l’immagine solare di una splendida e giovane donna appena salita
al trono, tutte le speranze e le aspettative di una nuova epoca della storia inglese dopo le sofferenze e i traumi della seconda guerra mondiale.