DUE DONNE ECCEZIONALI
E TRE DONNE MALTRATTATE

Mentre scrivo, la mostra di Vienna sulle donne di Tiziano (e dintorni) elenca con disinvoltura i suoi ideali positivi: bellezza, amore, poesia(1).

Intanto mi viene confermato che la versione di Milano, dal titolo più stringato, farà a meno di questi concetti e queste parole(2) - troppo scontate, o semplicemente inattuali, stonate per donne che hanno ormai altri pensieri.

Eppure, insieme alle dolcezze umanistiche che ingombrano un secolo intero, perdendo un po’ alla volta di spessore, circolano fin dal principio immagini di minoranza con proposte alternative: immagini rare, non replicabili, senza un contesto definito e dunque oggetto di continua incomprensione, nonostante si tratti di pittori e casi celeberrimi. Sono la Vecchia di Giorgione e la Giovane donna di Tiziano, quest’ultima condannata da una storiografia negligente a portarsi appresso l’identità immaginaria di una qualsiasi “schiavona”.


Ritratto di giovane donna (1510-1511); Londra, National Gallery.