Cortoon LA STRANA COPPIA di Luca Antoccia i l girato nel 2019 con notevoli libertà rispetto Martin Eden al romanzo di Jack London (fin dal luogo, Napoli e non New York, e dal tempo, tra anni Venti e Ottanta, invece che nei primi del Novecento), e con la straniante presenza di materiali d’archivio (in specie del movimento operaio) era una di quelle opere che si amano o si detestano. Con essa il suo autore, Pietro Marcello, si è imposto come regista di primo piano (il recentissimo documentario Per , su Lucio Dalla, lo conferma). Lucio Marcello però era già conosciuto da critici e cinefili per i pluripremiati cortometraggi (o meglio mediometraggi, visto che si aggirano intorno a un’ora). Un’encomiabile iniziativa delle edizioni Cineteca di Bologna oggi rende disponibili in un cofanetto dvd i suoi primi quattro film corredati di un prezioso libretto. Il primo dei quattro, Il , è forse il più “cinegenico”: Marcello passaggio della linea indaga, a un passo dalla loro scomparsa, i treni espressi della notte e l’umanità che li abita. Qui ci sono già tutte le sue principali passioni: il viaggio (l’altrove), l’incontro con l’altro, un’attenzione per i reietti e gli outsider, una vena narrativa che fa capolino di continuo sotto quella documentaristica. E il tutto in una sorta di romanticismo anticapitalista che si precisa nel successivo La bocca del , girato nei vicoli di Genova cantati da De André, un lupo film commissionato dall’associazione religiosa San Marcellino. Qui si fondono ricerca d’archivio (bellissime alcune sequenze documentarie) e ricerca sul campo (il regista trova il protagonista dopo sei mesi di peregrinazioni e ne ottiene la fiducia così da poterne ricevere le confidenze). Allo stesso modo si fa sempre più labile il confine tra documento e invenzione (come nelle sequenze di ricostruzione biografica in cui il personaggio principale rimette in scena la sua personale vicenda). Un processo che giungerà a maturazione in , ma che trova ulteriore Martin Eden sviluppo in , favola animalista e animista, Bella e perduta viaggio incantato lungo l’Italia della strana coppia Pulcinella- Sarchiapone, la maschera messaggero tra vivi e morti, e il giovane bufalo parlante. Di nuovo finzione e materiali d’archivio, ma al contrario di con la Martin Eden finzione al servizio di una storia documentaria: al centro la figura e il personaggio a lungo intervistato e filmato di Tommaso Cestrone, “l’Angelo di Carditello”, la reggia in stato di abbandono che questi per anni da volontario ha accudito fino a ottenere, purtroppo dopo la sua morte, l’acquisizione da parte dello Stato. Una storia di degrado, di minacce camorristiche e di difesa e rinascita del paesaggio. Un frame da Bella e perduta (2015), di Pietro Marcello.