CATALOGHI E LIBRI MAGGIO 2022 Una collana prestigiosa, di Salerno Editrice, “Profili”, fondata da Luigi Firpo e oggi guidata da Andrea Giardina, Luigi Mascilli Migliorini e Gherardo Ortalli, agli inizi del 2022 è giunta al numero 100, con la monografia su Manfredi di Svevia di Paolo Grillo. Parleremo prossimamente di quel libro, dato che questi “profili” di grandi personaggi, rigorosi per l’indagine storica, sono anche di piacevole e agile lettura. Personalmente preferisco le biografie storiche che si leggono come romanzi alle biografie romanzate, che pur partendo, in generale, da fatti storici, deviano sul racconto fantastico, e non permettono distinzioni fra realtà e invenzione. Intanto, cominciamo con un titolo di due anni fa (numero 92), che merita assolutamente. È dedicato dal medievista Glauco Maria Cantarella a Ruggero II di Altavilla, il conquistatore normanno che fondò il regno di Sicilia. Avvincente come un romanzo, si appoggia a una ricerca rigorosa e aggiornata, e ci offre una revisione storico-critica con l’apporto di note e bibliografia di ampio respiro. Ruggero, re cristiano, non meno crudele di altri conquistatori (la storia purtroppo ne è piena), fu beneamato dai sudditi per cultura e saggezza. Il 25 dicembre del 1130, in una Palermo già impreziosita di edifici e opere d’arte, viene incoronato re, per grazia divina. Ruggero si drappeggia, per quell’evento solenne, con uno stupefacente mantello di sciamito, rosso e oro, ricamato con una lunga iscrizione cufica (cioè araba) sul bordo, e decorato con smalti, pietre preziose, ricami di perle. È un magnifico simbolo di potere, che si apre all’incedere del re mostrando una parte dell’interno, e nella scritta araba inneggia liricamente alla bellezza, alla magnificenza, all’armonia. Oggi quel drappo, prodotto attorno al 1130 da una manifattura islamico-palermitana e così ben descritto da Cantarella, è uno dei vanti del Kunsthistorisches Museum di Vienna, ed è interessante anche la storia del suo trasferimento oltralpe, come esempio di insegna imperiale. Il regno di Ruggero II nell’Italia meridionale da tempo contesa dai bizantini, dal papa e dagli emirati musulmani, rappresenta l’età d’oro siciliana. E strano a dirsi, Ruggero, il più potente re d’Occidente della sua epoca, morì nel suo letto, pare di angina, nel febbraio del 1154, a cinquantotto anni. RUGGERO II Ruggero II Glauco Maria Cantarella Salerno, 2020 302 pp., € 22 LA FORTUNA DI ALESSANDRO MAGNO DALL’ANTICHITÀ AL MEDIOEVO Impavido, determinato, colto, Alessandro Magno, nato nel 356 a. C. da Filippo II di Macedonia e Olimpiade, figlia del re di Epiro, rivive da sempre attraverso una letteratura sterminata, dall’antichità al Medioevo. Morì giovanissimo nel 323 a.C., in modo ancora misterioso, a Babilonia. Esiste una storia veridica, di decine di studiosi, e quella leggendaria, non meno attraente. Ne parlammo qualche anno fa nella rubrica “L’oggetto misterioso”, a proposito di una strana iconografia medievale, quella del grande Alessandro che si fa calare negli abissi del mare, con un gatto e un gallo (In fondo al mare, con un gatto e un gallo, in “Art e Dossier”, n. 371, dicembre 2019). Fra i libri più interessanti che trattano della fortuna, nei secoli, del più celebre e amato condottiero della storia antica, spicca lo studio giovanile di Chiara Frugoni, che nel 1973 cominciò a occuparsi del mito medievale di Alessandro Magno, dopo aver ammirato nel vasto pavimento musivo della cattedrale di Otranto la scritta «Alexander rex» e la sua figura. Da allora, si occupò a più riprese anche di questo tema. Lo racconta lei stessa nella prefazione a questo saggio, uscito nel 1978, che oggi, con eccellente idea, Officina Libraria ristampa per la collana “Storie” diretta da Lucio Biasiori e Francesco Torchiani. Chiara Frugoni Officina Libraria, Milano 2022 260 pp. 15 tavv. colore € 19,50