In Valsassina (Lecco), l’ immobile ottocentesco voluto dal conte De Vecchi, personaggio di spicco del Risorgimento, è fatiscente. Un declino iniziato
nel Novecento, prima per motivi strutturali e mancata manutenzione, poi per abbandono degli eredi. Saccheggiato di tutti i beni e preda di atti
vandalici, l’edificio, teatro di macabre leggende, è stato invano oggetto di attenzione da parte delle istituzioni. Un destino già segnato?