CATALOGHI E LIBRI GIUGNO 2022 Malgrado le “distrazioni” della critica, esiste una vitale relazione fra arte contemporanea e sacralità. Ce lo spiega Michele Dantini con insolite prospettive. Una delle domande cruciali che si pone in questo suo nuovo libro è se sia lecito ribadire, al di là delle apparenze, l’idea di un’arte del Novecento divenuta nei decenni sempre più autonoma dal tema religioso. È ancora giusto considerare che attraverso modernismo, astrazione, arte concettuale e altro, l’arte contemporanea sia sempre stata a favore di ciò che chiamiamo “secolarizzazione”? Con indagini rigorose e acute verifiche sugli assunti critici tradizionali, Dantini fa riemergere voci inedite e posizioni contrarie, inattese filiazioni e adesioni (talvolta controverse) alla cultura figurativa classico-cristiana. In altre parole, cerca di spiegarci perché «conforto, incoraggiamento, slancio e consolazione, pietà e gloria» sembrino esclusi (ma in realtà non lo sono) dall’arte contemporanea. La sua indagine è focalizzata sullo scenario italiano, con il de Chirico e il Mario Broglio di “Valori plastici”, con il Berenson e l’Umberto Morra del “Baretti”. E ancora, con Edoardo Persico e Carlo Levi, Ernesto de Martino, Moravia e Pasolini. E con la Carla Lonzi del libro-intervista Autoritratto, dove la brillante studiosa discute con Lucio Fontana del futuro dell’arte sacra e intavola, con Pino Pascali, Giulio Paolini e Fabro, un dialogo a distanza con la tradizione italiana della “grazia”. C’è infine Alberto Burri, cui è dedicato un cameo intenso e insospettabile. Artisti, critici, studiosi, ci appaiono così per un loro coinvolgimento non banale con la tradizione figurativa occidentale, tanto da aver ristabilito una relazione tra arte e sacro e rigenerato l’eredità cristiana su piani artistici, liturgici, iconografici. Vengono dunque a ristabilirsi incontestabili linee di continuità tra l’antico e il contemporaneo: esigenze religiose e spirituali che modellano in profondità ricerche figurative finora non indagate nei presupposti più reconditi; in altre parole, esigenze che si ripresentano in frangenti storici cruciali e in periodi di transizione. L’arte assume un’esistenza misteriosamente sovratemporale, ci dice Dantini, e tutti i giochi restano da fare. STORIA DELL’ARTE E STORIA CIVILE. IL NOVECENTO IN ITALIA Michele Dantini Il Mulino, Bologna 2022 318 pp., € 28 LORENZO LOTTO CATALOGO GENERALE DEI DIPINTI Visionario, girovago, eccentrico e geniale, Lorenzo Lotto è fra gli artisti più affascinanti e poliedrici di tutti i tempi, grande ritrattista, immaginifico autore di pale sacre, disegni per tarsie lignee e cicli di affreschi. Dopo la grande mostra di Ancona del 1981, studi ed esposizioni si sono succeduti a ritmo impressionante, e da tempo si sentiva il bisogno di un aggiornato catalogo ragionato dei suoi dipinti. Il libro appena uscito è di qualità scientifica ineccepibile e d’impeccabile veste grafica, tanto che vorremmo vederlo premiato fra i libri dell’anno. Si apprezza anche per il bell’eloquio del suo autore, Enrico Maria Dal Pozzolo, che molto ammiriamo, e che non a caso è fra i più accreditati studiosi dell’artista oltreché autore di intensi saggi su Giorgione e in genere sulla pittura veneta del Cinquecento. Lo storico dell’arte è stato co-curatore, fra 2018 e 2019, delle splendide mostre su Lotto a Madrid, Londra e Macerata e del convegno a Loreto (Ancona). Un plauso anche a Raffaella Poltronieri e Marta Paraventi, che hanno collaborato a questa impresa editoriale dalla quale gli studiosi di Lotto non potranno più prescindere. Le schede, aggiornate agli studi recenti, offrono anche nuove aperture iconografiche e il regesto delle opere non autografe. Enrico Maria Dal Pozzolo Skira, Milano 2022 620 pp., centinaia di ill. b.n. e colore € 95