Finestre sull'arte

La Galleria rinasce
Con il suo duca

di Federico D. Giannini

PER I SEICENTO ANNI DALLA NASCITA DI FEDERICO DA MONTEFELTRO, LA GALLERIA NAZIONALE DELLE MARCHE RINNOVA I SUOI SPAZI E DEDICA AL DUCA DI URBINO UNA GRANDE MOSTRA

Il grande lavoro di rinnovamento della Galleria nazionale delle Marche coincide con i seicento anni dalla nascita di Federico da Montefeltro, il duca di Urbino alla cui raffinata committenza si deve il Palazzo ducale che ospita le sale dell’ampio museo. Il cantiere, come ci ricorda il direttore della Galleria, Luigi Gallo, ha interessato soprattutto il secondo piano del palazzo: in aprile sono state inaugurate sei sale già aperte al pubblico, ma completamente rinnovate, mentre a luglio si completa l’integrazione dei rimanenti locali, ammodernati, dotati di nuovi allestimenti e impianti illuminotecnici. Il nuovo percorso consente al pubblico di ammirare molte opere conservate nei depositi: un centinaio di dipinti e cinque sculture, risalenti al periodo compreso tra il tardo Cinquecento e l’inizio del Settecento, nonché circa centocinquanta maioliche, cui viene dedicata un’apposita sezione culminante nella Galleria del Pasquino, scelta perché esposta a sud, con la luce del sole che si diffonde nello spazio esaltando i colori vivaci delle ceramiche.

Si è trattato, ci spiega Gallo, di «un’operazione molto importante dal punto di vista museografico, in quanto arriva a illustrare l’arte marchigiana alle soglie dell’Età moderna ma riesce anche a dare il giusto risalto a episodi di interesse sovranazionale, come l’esperienza baroccesca, oppure a creare dei focus su aspetti peculiari, come nella galleria delle ceramiche. L’intervento, inoltre, è centrale nel progetto di un generale recupero dell’allestimento, con un netto miglioramento dell’accessibilità, per esempio, e la revisione del sistema illuminotecnico. A tutto questo seguirà pure la realizzazione di una serie di supporti per la visita che andranno a migliorare enormemente l’esperienza delle persone».

Il pubblico troverà poi ulteriori sorprese lungo il percorso: per esempio, i tavoli che consentiranno l’esposizione, ogni quattro mesi, dei fogli concessi dal Gabinetto dei disegni, e ancora l’accesso al Torricino meridionale, che è stato restaurato con un intervento mirato a ripristinare i suoi valori spaziali e architettonici. E proprio dal Torricino, sarà possibile accedere anche alla Terrazza del gallo, percorrendo quella che il museo già definisce una “promenade architecturale” in grado di far apprezzare pienamente ai visitatori gli elementi architettonici del palazzo.

Non poteva poi esserci memoria di Federico da Montefeltro senza una mostra che ripercorresse l’importanza della sua attività di mecenate. Federico da Montefeltro e Francesco di Giorgio: Urbino crocevia delle arti (1475-1490), dal 23 giugno al 9 ottobre, intende ricordare, conclude Gallo, «che gli artisti chiamati dal duca non esaurirono la loro esperienza all’interno delle pareti del Palazzo ducale, ma fecero di Urbino una delle capitali del Rinascimento».