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Kandinskij:
un investimento sicuro

Florido il mercato per Vasilij Kandinskij: le sue opere, che nel passato più o meno recente hanno raggiunto cifre da capogiro, sono perfino rivalutate

Daniele Liberanome

uUn gigante dell’arte occidentale del Novecento come lui, ben noto fra gli appassionati del settore, nome di richiamo nelle mostre dei maggiori musei mondiali, non poteva che raggiungere quotazioni da capogiro nelle sale d’asta. Possono non bastare 20 milioni di euro per portarsi a casa un suo dipinto. Eppure, Vassilij Kandinskij (1866-1944) si dedicò all’arte solo dall’età di trent’anni, perdipiù scegliendo molto presto la difficile strada dell’astrattismo basato su una sua teoria multidisciplinare di non facile lettura.


Con gli occhi del nostro tempo, colpisce anche come l’artista si sia spostato con naturalezza dalla Russia all’Ucraina fino alla Germania dove trovò l’amore e la consacrazione. La sua fase artistica oggi più acclamata – e più pagata – è quella in cui fondò e guidò il gruppo Blaue Reiter (Cavaliere azzurro), fra il 1911 e il 1914. È allora che affermò con forza la centralità del colore non come mezzo per definire un soggetto, ma come fonte di emozioni in sé e per sé, associando ciascuna delle tonalità a uno specifico suono, a uno strumento, così da trasformare le sue opere in vere e proprie composizioni musicali.


Tale è Dipinto con linee bianche del 1913 in cui il turbinio di verdi, gialli, rossi e infine di blu rappresenta un percorso emotivo da uno stato pacato e piatto a uno acuto ed eccitato, a un altro poco definito e instabile, a un ultimo dal più elevato contenuto spirituale. L’opera era addirittura di proprietà della galleria Tret’jakov, famoso museo moscovita, dove nel 1974 ebbe la sfrontatezza di prelevarla l’allora capo dell’URSS Leonid Bréžnev, per scambiarla con un archivio di materiale politico di suo interesse. L’assurdo baratto venne fatto con Wilhelm Hack, presidente di una grande azienda di import-export e un collezionista tale da creare un museo a Ludwigshafen am Rhein (il Wilhelm-Hack-Museum). Offerto il 21 giugno 2017 da Sotheby’s di Londra per conto degli eredi di Hack, Dipinto con linee bianche venne acquisito per oltre 37,5 milioni di euro – prezzo record per l’artista – dal gallerista Hugo Nathan che forse agiva per conto di Ronald Lauder, a capo dell’impero mondiale della cosmetica.