Il gusto dell'arte

DA CENERENTOLA
A HALLOWEEN

Alla ricerca di preparazioni alimentari e prodotti che trovano nell’arte puntuali riferimenti, al di là di epoche, luoghi e tradizioni: la zucca

Ludovico Sebregondi

La forma plastica tondeggiante e schiacciata percorsa da solchi, il brillante color ocra tendente all’arancione, le rifrazioni della luce sul corpo panciuto della zucca, hanno reso questo frutto della famiglia delle cucurbitacee un soggetto molto amato dagli artisti.


Franck-Antoine Bail (Parigi 1858-1924), appartenente a una famiglia di pittori, allievo del padre Jean-Antoine e di Jean-Léon Gérôme, si è creato una solida fama come pittore di scene di genere, nature morte, paesaggi. Caratteristiche della sua produzione sono figure femminili intente a qualche lavoro domestico, come la giovane che sta tagliando una grande zucca posata su un mobile in legno. Poiché l’abitazione dell’artista disponeva di una spaziosa cucina utilizzata da sfondo in vari dipinti, potrebbe essere stata usata anche per questa scena: i profondi cassetti ci dicono che non si tratta di un tavolo da pranzo, ma da lavoro, essendo impossibile sedervisi attorno per mangiare. La parete di fondo è occupata da una piattaia a cui è appeso un tessuto rosso che risalta sulla parete, marezzata dal tempo e dall’umidità. L’alzata accoglie piatti circolari, ciotole, un boccale di peltro, un ramaiolo, mentre sul tavolo poggia un bricco. Il decoro dei grandi piatti a fiori potrebbe essere riconducibile alla produzione tedesca Villeroy & Boch, che nell’Ottocento ha avuto grande fortuna anche in Francia.


Pezzi di bravura del pittore sono i tessuti bianchi del grembiule candido e del canovaccio utilizzato per impedire di sporcare il ripiano e di far scivolare la gigantesca cucurbita, che potrebbe essere della varietà “potiron Rouge Vif d’Étampes”. La luce si riflette sulle superfici della zucca, del ramaiolo e della brocca metallica su cui si specchia la scena al di qua della tela, in cui sembrerebbe di intravedere, con la distorsione dovuta alla forma convessa, un uomo vestito di grigio (il pittore?) che sta entrando da una porta.