LUCIO FONTANA
Catalogo ragionato delle opere su carta
Lucio Fontana (1899-1968) ha attraversato con le sue idee quattro decenni d’arte
italiana e ha “traghettato” sculture, opere su carta, quadri, ceramiche, neon, installazioni da una metà all’altra del Novecento, con esiti che
offrono ancora inediti spunti di ricerca. Sempre più viene riconosciuta, fra le altre cose, la sua l’influenza su artisti delle più giovani
generazioni (primo fra tutti Piero Manzoni, che gli fu amico e sodale). Nato in Argentina, che lascia a sei anni, Fontana vi torna più volte; già
negli anni Dieci lavora a Rosario nella bottega del padre, scultore d’origini italiane. Dal 1928 il giovane Lucio è di nuovo a Milano. Espone al
Milione di Peppino Ghiringhelli, e a biennali, triennali, quadriennali, fra Venezia, Roma, Milano. Le sue idee innovative colpiscono critici come
Edoardo Persico, Duilio Morosini, il giovane Argan. Dopo un’altra parentesi argentina negli anni della guerra, promuove a Milano nel 1947 lo
spazialismo, manifesto di eclatante rinnovamento artistico. Poliedrico, indifferente a mode e a omologazioni, adotta tecniche diverse, alterna
gometrismi e astrattismi alla figurazione, o meglio non abbandona mai né gli uni né l’altra. Poi arrivano i Concetti spaziali (le ormai famose tele
“forate”), le Attese e ancora nuove sperimentazioni. Impossibile sintetizzare la sua opera, nella quale è pure costante il dialogo con architettura
e decorazione. Dopo il catalogo di sculture e dipinti curato da Crispolti, esce ora quello delle migliaia di opere su carta a cura di Barbero:
mastodontica indagine critica, oltreché di catalogazione, promossa dalla Fondazione Lucio Fontana. Nell’ampio saggio di apertura Barbero rimarca in
primo luogo il ruolo del disegno come “cuore” della creatività di Fontana, in continuo sincretismo fra astrazione e figurazione. Ricco anche di
inediti, il corpus è in tre tomi, suddivisi per anni e tipologie, con metodo ineccepibile. Non ci si stanca di sorprendersi per l’originalità e
varietà del magistrale tocco grafico di colui che è stato fra i più grandi maestri del Novecento italiano.
