LE INSIDIE DELLE IMMAGINI
Cosa osserva la metafotografia è il sottotitolo di questo nuovo volume di Zanchi e Benaglia, che raccoglie una serie di saggi dedicati a temi di
notevole complessità, per chi non sia avvezzo alla metafotografia, appunto, che, come dichiarano Zanchi e Benaglia, ha avuto come esordio la
fotografia, ma si è poi trasformata in una critica al «futuro presente […] scritta attraverso un’analisi della visione, avendo presente anche
questioni inerenti a metalinguaggio, metamedium, metamodellizzazione e metaverso». Non è un linguaggio semplice, anche se il suffisso “meta” è
moneta corrente, quindi per comprendere l’approccio dei due autori, vale la pena rievocare l’incipit dell’introduzione: «Non tutti sono consapevoli
che le immagini ci guardano e sentono, dai dispositivi che le rendono visibili e fruibili per il nostro uso e consumo. Le immagini fotografiche
retroilluminate negli smartphone e negli schermi dei personal computer fungono da esca. Tutti abbocchiamo, lasciando che i dispositivi tecnologici
diano informazioni dei nostri gusti personali e di tutto ciò che concerne la nostra privacy».

Postmedia books, Milano 2022
236 pp., 90 ill. b.n. € 24