18. MOSTRA INTERNAZIONALE DI ARCHITETTURA
DELLA BIENNALE DI VENEZIA
 

Agire per la sostenibilità

Ilaria Rossi

DECOLONIZZAZIONE E DECARBONIZZAZIONE SONO I TEMI DELLA BIENNALE DI ARCHITETTURA DI VENEZIA 2023

Sabato 20 maggio apre ai Giardini, all’Arsenale e a Forte Marghera (Mestre), The Laboratory of the Future, la diciottesima edizione della Mostra internazionale di architettura, quest’anno curata da Lesley Lokko. Un’edizione che nasce sotto l’insegna del contrasto al cambiamento climatico promuovendo un modello sostenibile per lo svolgimento di tutte le sue attività e che propone come temi di riflessione quelli della decolonizzazione e della decarbonizzazione. Diviso in sei sezioni con ottantanove partecipanti, di cui oltre la metà provenienti dall’Africa o dalla diaspora africana, The Laboratory of the Future è luogo di osservazione globale sui problemi del presente e sede di confronto per capire dove si è sbagliato finora e come debba essere affrontato il futuro offrendo una visione a largo spettro sull’architettura e sulla sua narrazione. Quella di quest’anno è dunque una mostra che vuole dare voce a realtà finora rimaste ai margini e i cui partecipanti, i “practitioners” − come ha voluto definirli la curatrice, Lesley Lokko, sottolineandone il richiamo a un agire concreto −, «si esprimono dalla posizione estremamente creativa del “sia/che”, propria di chi abita più di un’identità, parla più di una lingua o viene da luoghi a lungo considerati fuori dal centro». Presso il Padiglione centrale dei Giardini sono riuniti sedici studi emblematici della odierna produzione architettonica africana e diasporica, fra cui Adjaye Associates, Kéré Architecture e Theaster Gates Studio, mentre l’Arsenale e Forte Marghera ospitano la sezione “Dangerous Liaisons” dove troviamo i tre studi italiani partecipanti a questa edizione, ovvero AMAA Collaborative Architecture Office For Research And Development, Orizzontale e BDR bureau. Per la prima volta, inoltre, è riservato un importante spazio alla sezione dei “Progetti speciali della curatrice” divisa in quattro categorie: “Mnemonica”; “Cibo, agricoltura e cambiamento climatico”; “Geografia e genere” e “Guests from the Future”, quest’ultima affidata a “practitioners” emergenti. Assoluta novità è l’atteso workshop Biennale College Architettura, riservato a studenti under 30 e professionisti emergenti under 35. Numerosi, infine, gli eventi collaterali, fra incontri, conferenze, tavole rotonde, film e performance, che animeranno tutto il periodo della manifestazione.


Michael Uwemedimo, Ground Conditions: Ogoni, Oil on Water Series 1 (2018).