quadro cronologico

AVVENIMENTI STORICI E ARTISTICI VITA DI DONATELLO
Gian Galeazzo Visconti estende i suoi domini nell’Italia settentrionale; posa la prima pietra del duomo di Milano.
1386

Donatello nasce a Firenze da Niccolò di Betto Bardi, cardatore di lana, e da Orsa.

In seguito alla morte di Gian Galeazzo Visconti, che aveva preso varie città dell’Italia centrale, Firenze e vita il pericolo d’invasione.
1402
Secondo il Vasari, risale a quest’anno un suo primo viaggio a Roma, assieme a Filippo Brunelleschi, per studiare i monumenti antichi.

1403
Il primo documento noto registra il nome di Donatello fra gli aiuti del Ghiberti nella realizzazione dei rilievi della seconda porta del battistero di Firenze. Tale collaborazione durerà fino al 1407.
Firenze conquista Pisa. Le corporazioni fiorentine si impegnano a far eseguire le statue delle loro nicchie all’esterno della chiesa di Orsanmichele.
1406
Viene pagato dall’Opera del duomo per la realizzazione di una figura in marmo per la Porta della mandorla della cattedrale fiorentina, identificato col Profetino, oggi nel museo di Santa Maria del Fiore.
Ladislao re d’Ungheria conquista Roma, Perugia e altre città dello Stato della Chiesa.
1408
Lavora al David di marmo, destinato a uno degli sproni esterni della cattedrale di Firenze. È la sua prima opera certa.
Papa Gregorio XII e l’antipapa Benedetto XIII, deposti dal Concilio di Pisa, si oppongono alla decisione. Al loro posto è eletto Alessandro V, che muore a distanza di un anno. Gli succede Giovanni XXIII.
1409 Tra quest’anno e il successivo, realizza la figura seduta del San Giovanni evangelista, per una nicchia della facciata del duomo di Firenze (in concorrenza col San Luca di Nanni di Banco) e un colossale Giosuè in terracotta per uno sprone esterno della tribuna. Antonio Manetti, biografo del Brunelleschi, data a questo tempo il viaggio a Roma di Donatello e Filippo.
Filippo Maria Visconti è il terzo duca di Milano. Riapertura solenne dell’Università di Firenze.
1412
Risulta immatricolato nelle Arti fiorentine come «orafo e scarpellatore». Per la chiesa fiorentina di Orsanmichele, termina la statua del San Pietro, per l’Arte dei beccai, e lavora a quella del San Marco, per l’Arte dei linaioli, finita nel 1413.
Per sanare l’insostenibile situazione della sede di Pietro contesa contemporaneamente da tre papi, il Concilio di Costanza li depone tutti; grazie al Concilio di Costanza, che si concluderà nel 1417con l’elezione di papa Martino V, avrà fine lo scisma d’Occidente, iniziato quasi quarant’anni prima, nel 1378.
1414

Giovanni Hus è arso sul rogo a Praga; inizia la rivolta dei contadini boemi.
1415
Inizia la serie dei Profeti per le nicchie del campanile di Giotto a Firenze, che impegneranno l’artista per un ventennio. Scolpisce per primi il Profeta imberbe e il Profeta barbuto (1415-1420), cui seguono l’Abramo e Isacco, in collaborazione con l’allievo Nanni di Bartolo (1421); il Geremia (1423-1426) e infine l’Abacuc (1427-1436), che è tra le sue opere più celebri.

1416
Per l’Arte dei corazzai e spadai in Orsanmichele a Firenze, scolpisce il San Giorgio e la predella sottostante con San Giorgio che trafigge il drago (finita nel 1417), in cui adotta per primo, in un’opera figurativa, i principi della prospettiva lineare brunelleschiana e inventa il rilievo “stiacciato” per assecondare l’effetto ottico della lontananza.

1418 Inizia a scolpire in pietra di macigno il Marzocco (finito nel 1420), simbolo della Repubblica fiorentina, per la scalinata del chiostro di Santa Maria Novella.
L’antipapa Giovanni XXIII muore a Firenze.
1419
Collabora con Brunelleschi e Nanni di Banco a un modello della cupola della cattedrale fiorentina di Santa Maria del Fiore (perduto).
Martino V (1417-1431) fa il suo solenne ingresso in Roma. A Brunelleschi e Ghiberti viene affidata la costruzione della cupola del duomo di Firenze.
1420

Filippo Maria Visconti penetra in territorio toscano: nuova minaccia milanese su Firenze.
1424
Per il Fonte battesimale del battistero di Siena, lavora in bronzo due figure di Virtù, una serie di Putti musicanti, uno Sportello (perduto) e il rilievo col Banchetto di Erode, finito nel 1427.
L’alleanza tra Firenze e Venezia capovolge le sorti della guerra contro Milano.
1425

Conclude la statua in bronzo dorato di San Ludovico di Tolosa per la nicchia della Parte guelfa, in Orsanmichele a Firenze, e lavora al Busto-reliquiario di san Rossore per i frati di Ognissanti (concluso nel 1427), sempre nel capoluogo toscano. Entra in società con Michelozzo, assieme al quale realizza la Tomba del cardinale Baldassarre Coscia nel battistero fiorentino, finita nel 1428.

Leonardo Bruni è cancelliere della Repubblica fiorentina (fino al 1444). L’anno seguente la lega contro Milano (Firenze, Venezia, gli Este e i Gonzaga) vince le truppe viscontee e stipula la pace.
1427
A Pisa, assieme a Michelozzo, lavora alla Tomba del cardinale Rinaldo Brancacci per la chiesa napoletana di Sant’Angelo a Nilo.
Nuova guerra tra Firenze e Milano per la città di Lucca occupata da Francesco Sforza.
1430

Inizio del pontificato di Eugenio IV (fino al 1447). Giovanna d’Arco è arsa sul rogo a Rouen.
1431


1432
Secondo soggiorno a Roma (documentato). L’opera più importante che vi realizza è il Tabernacolo marmoreo della Sagrestia dei beneficiati, in San Pietro. A Roma, dove si trattiene fino al1433, trae nuove suggestioni dall’arte classica, in particolare d’età ellenistica.
Accusato di peculato e di debolezza nella pace di Ferrara con i Visconti, Cosimo de’ Medici è esiliato: riceve accoglienza a Padova e Venezia.
1433
Dopo un soggiorno a Roma (1432-1433), al rientro a Firenze gli viene commissionato il Pulpito esterno del duomo di Prato, realizzato assieme a Michelozzo e finito nel 1438. Si data a poco dopo il rientro da Roma l’Annunciazione (1435 circa) in altorilievo e in pietra serena per la cappella Cavalcanti in Santa Croce. Cosimo de’ Medici gli affida la decorazione della Sagrestia vecchia della chiesa di San Lorenzo, cui l’artista si dedicherà fino alla partenza per Padova, nel 1443.
Cosimo rientra trionfalmente in patria dopo il rovesciamento dell’oligarchia capeggiata dagli Albizzi.
1434

Leon Battista Alberti dedica a Brunelleschi il De Pictura.
1436

Sciolto il concilio indetto a Basilea nel 1431 dal suo predecessore Martino V, morto quello stesso anno, Eugenio IV lo trasferisce a Ferrara.
1437

Invitati al concilio giungono a Ferrara l’imperatore d’Oriente Giovanni Paleologo e il patriarca di Costantinopoli.
1438


Il concilio è trasferito a Firenze: sotto la minaccia turca si annuncia l’unione tra le Chiese greca e latina.
1439
Conclude la Cantoria per il duomo di Firenze, in concorrenza e a confronto con quella di Luca della Robbia. Per quest’ultima, realizza una coppia di Putti reggi-candelabro in bronzo.
Federico III d’Asburgo è eletto al trono del Sacro romano impero. I fiorentini vincono i milanesi nella battaglia di Anghiari
1440
Per quanto non documentato, è al lavoro sul David di bronzo, richiestogli da Cosimo de’ Medici: forse, la sua opera più celebre e sicuramente conclusa entro il1443, prima della sua partenza per Padova.
A Napoli Renato d’Angiò è cacciato da Alfonso d’Aragona.
1442

Firenze si schiera con l’Angiò mentre il papa Eugenio IV riconosce Alfonso I come legittimo re.
1443
Insieme a numerose maestranze, si trasferisce a Padova per la realizzazione del complesso monumentale dell’Altare del Santo, che verrà inaugurato nel 1450. Nel frattempo, per commissione della Repubblica veneziana, realizza perla città il Monumento equestre del Gattamelata, collocato sulla piazza antistante la basilica antoniana e ultimato nel 1453. Durante il soggiorno padovano (1443-1454),la sua fama si diffonde in tutta Italia e si moltiplicano le commissioni di opere importanti, anche da parte delle corti di Ferrara, Mantova, Napoli, che non riuscirà a esaudire.
Carlo Marsuppini è cancelliere di Firenze (fino al 1453). I turchi vincono gli ungheresi e i polacchi a Varna.
1444

I fiorentini respingono le azioni militari di Alfonso I re di Napoli.
1447

Con l’appoggio dei fiorentini, Francesco Sforza viene nominato duca di Milano. Muore Lionello d’Este, nuovo signore di Ferrara è il fratello Borso.
1450

Il 29 maggio i turchi conquistano Costantinopoli, ponendo fine all’Impero romano d’Oriente. Continua la guerra tra Firenze e Alfonso I re di Napoli; Poggio Bracciolini è cancelliere della Repubblica fiorentina (fino al 1459).
1453


1454
Negli anni 1454-1457 esegue alcune importanti opere. Rientrato a Firenze, realizza a partire dal 1454, su richiesta di Piero de’ Medici, il gruppo bronzeo di Giuditta e Oloferne, cui nel 1457mancano solo le ultime rifiniture. Del 1454-1455 è la Maddalena lignea per il battistero, mentre risale al 1457 il bronzo del San Giovanni Battista per il duomo di Siena.
Papa Callisto III (1455-1458) organizza una crociata contro i turchi e riabilita Giovanna d’Arco.
1456


1457
Nell’autunno di quest’anno, chiude bottega a Firenze e si stabilisce a Siena, con l’intenzione direstarvi. Gli vengono commissionati i rilievi delle porte della cattedrale, di cui eseguirà solo i modelli in creta e cera e qualche getto di prova. L’artista stesso distrusse quanto realizzato per quell’opera prima di lasciare improvvisamente la città e far ritorno a Firenze, nel 1459.
Enea Silvio Piccolomini è eletto papa col nome di Pio II.
1458


1459
Rientrato a Firenze, benché molto vecchio e malato, rifinisce il gruppo di Giuditta e Oloferne e riceve da Cosimo il Vecchio la commissione di due pulpiti bronzei con la Passione e la Resurrezione per la basilica di San Lorenzo. Vi lavorerà, assistito da molti aiuti, fino alla morte.
Piero de’ Medici è nominato gonfaloniere di giustizia. Luigi XI sale sul trono di Francia.
1461
Alla morte di Cosimo il Vecchio, diventa nuovo signore di Firenze il figlio Piero.
1464


1466
Muore il 13 dicembre, nella modestissima casa che aveva in affitto, nelle vicinanze della cattedrale. Avrà esequie solenni e, per volontà di Piero de’ Medici, verrà sepolto in San Lorenzo.