I PRIMI
MACCHIAIOLI

Nell’estate del 1858 Signorini va a La Spezia e vi ritorna nel 1860 con Cabianca alla ricerca di un’atmosfera luminosa consona alle loro nuove esigenze formali, alla ricerca di un ambiente visivo che rendesse loro più facile, nel diretto rapporto con il “vero”, la definizione di quel netto contrasto tra luce e ombra capace di individuare la macchia come elemento grammaticale dell’opera.