S
eurat sceglie un pezzo di prato tra Asnières e Courbevoie, popolato di bagnanti, e ne fa il soggetto del suo primo grande dipinto, che intende destinare al Salon: una tela di due metri per tre, oggi conservata alla National Gallery di Londra, dal titolo Bagnanti ad Asnières. Comincia a lavorarvi nei primi mesi del 1883, si reca ogni mattina sul luogo, studia paesaggio, luci, colori, atmosfere. Schizza insiemi e particolari e realizza vari “croquetons” con tecnica impressionista, a grandi pennellate di colore accostate e incrociate, ma già applicando le teorie sui contrasti. Ne conosciamo tredici a olio e dieci a matita. Poi, nell’atelier, li riesamina, sfronda di particolari, come quella canoa che ancora si ritrova nel bozzetto a olio di una collezione privata parigina o i cavalli, che compaiono in ben quattro studi, ma non nella redazione finale. Mira all’essenziale, idealizza il soggetto, come gli aveva insegnato Charles Blanc. Si serve per le figure di modelli veri, che fa posare nell’atelier, come vediamo in uno studio a matita di collezione privata con un Ragazzo di schiena, dove compare in secondo piano anche il cavalletto. Ne nasce, un anno dopo, un vistoso e originale dipinto che rappresenta un tratto erboso sulla Senna con sette giovani, che fanno il bagno o prendono il sole sulla riva, e in lontananza la nuova zona industriale di Clichy. La composizione rispecchia equilibri di linee verticali, orizzontali, diagonali; il soggetto, apparentemente impressionista, è in realtà nuovo; la tecnica è mista (Delacroix, scuola di Barbizon, impressionismo) con qualche pointillisme aggiunto nel 1887.