LA NUOVA CARRARA
E L’ULTIMA DONAZIONE

A BERGAMO, L’ACCADEMIA CARRARA GUARDA AL FUTURO E RIBADISCE IL SUO PRESTIGIO COME LUOGO DI COLLEZIONISMO. LO CONFERMA L’ULTIMO DONO RICEVUTO: L’AUTORITRATTO DI SIMONE PETERZANO

L’Accademia Carrara di Bergamo, istituzione dalla storia illustre, inserita nell’affascinante cornice delle monumentali mura cinquecentesche, che cingono la città alta, in prossimità del baluardo di Sant’Agostino, ha visto formare e crescere in più di due secoli una collezione di grande pregio culturale, implementata nel tempo con allestimenti diversi, prova evidente della sua straordinaria capacità di rimettersi ogni volta in discussione guardando al futuro.

Alla luce dell’esperienza degli ultimi anni, il museo si è impegnato a migliorare la relazione con il pubblico, in continua evoluzione, e ad assecondarne le esigenze in costante mutamento.

Il nuovo progetto che ha coinvolto la Carrara, riaperta a fine gennaio, è nato da una approfondita riflessione sul suo ruolo di istituto museale, dedito alla conservazione di opere d’arte e alla creazione attraverso di esse di benessere sociale.

L’Accademia Carrara ha così ripensato se stessa nel corso di un processo iniziato nel 2020 che ha visto il coinvolgimento di un pool di storici dell’arte (Keith Christiansen, Francesco Frangi, Fernando Mazzocca, Mattia Vinco, Giulia Zaccariotto) che conoscessero approfonditamente la storia e le collezioni del museo bergamasco.

Il risultato è stato quello di rendere il percorso di visita del patrimonio museale ancora più chiaro e accessibile al pubblico e di ricavare spazi per mostre volti alla valorizzazione delle raccolte non esposte.

La riformulazione funzionale del museo, grazie all’intuizione dell’architetto Antonio Ravalli, ha permesso di creare un rinnovato collegamento tra i diversi piani, senza sottrarre superfici agli ambienti espositivi e di accedere a un giardino terrazzato di tremila metri quadrati, prima inaccessibile ai visitatori.

La raccolta permanente, al secondo piano lungo sedici sale, si è ora arricchita grazie alla donazione dell’Autoritratto di Simone Peterzano (1535-1599), allievo di Tiziano e maestro di Caravaggio, da parte di due noti storici dell’arte uniti nel lavoro e nella vita: Augusta Monferini (1934-2022) e il marito Maurizio Calvesi (1927-2020). L’opera, già presentata nel 2020 alla Carrara in occasione della mostra Tiziano e Caravaggio in Peterzano (chiusa poco dopo l’apertura per la pandemia), è visibile nella sala 11 del museo bergamasco insieme ai capolavori di Giovan Battista Moroni.


Simone Peterzano, Autoritratto (1589), Bergamo, Accademia Carrara.