Grandi mostre. 1 
PLESSI A BRESCIA E A MILANO

NOZZE D'ORO

FABRIZIO PLESSI, DOPO LA MOSTRA VENEZIANA DEL 2020 PER CELEBRARE I SUOI OTTANT’ANNI (INTERROTTA A CAUSA DELLA PANDEMIA), TORNA A SUGGELLARE IL MATRIMONIO CON L’ARTE ATTRAVERSO INSTALLAZIONI E VIDEOPROIEZIONI IMMERSE IN DORATE SCENOGRAFIE.

Sileno Salvagnini

FFabrizio Plessi non poteva scegliere luogo più carico di significati per la sua grande mostra a Brescia se non il Complesso museale di Santa Giulia. Che costituisce una sorta di “genius loci” della città lombarda, comprendendo vestigia antiche risalenti all’epoca romana, come il Capitolium o Tempio capitolino, databile al 70 circa d.C. e dedicato all’imperatore Vespasiano per celebrarne le vittorie, dove da pochi anni, dopo lungo restauro e riallestimento, è stata posta la celebre Vittoria alata, statua bronzea del I secolo d.C. E ancora, edifici di età longobarda, come la chiesa di San Salvatore, ricca di affreschi e stucchi del periodo successivo, costruita da re Desiderio nell’VIII secolo d.C., all’interno della quale furono traslate le spoglie di santa Giulia nel 761 d.C. Un complesso, non a caso, riconosciuto dall’UNESCO «patrimonio dell’Umanità».


UNA LUCE DORATA MUOVE L’ABITO DI SANTA GIULIA COME SE FOSSE SCOSSO DAL VENT0. IL MOSAICO DIGITALE SOPRA LE VESTIGIA, E I RELATIVI RIFLESSI AUREI SULLE PARETI, SIMBOLO DI TRAGICITÀ