AA Jeu de Paume di Parigi prosegue, fino al 28 gennaio, la mostra Julia Margaret Cameron. Capturer la beauté. Lo spazio d’arte parigino, particolarmente focalizzato sui linguaggi artistici visivi, omaggia una delle pioniere della fotografia di fine XIX secolo. In un periodo storico in cui il mezzo fotografico veniva inteso, dai più, come riproduzione tecnica, Julia Margaret Cameron, nella sua pur breve attività (1864-1875), seppe andare contro corrente e intendere il linguaggio fotografico come espressione di un pensiero molto più profondo. Abbiamo fatto qualche domanda ai curatori della mostra Quentin Bajac, direttore del Jeu de Paume, e Lisa Springer, curatrice del dipartimento fotografico del Victoria and Albert Museum di Londra.
Julia Margaret Cameron è incisa nella storia come una rivoluzionaria. Lo fu più come donna o come fotografa?
QB: Ambedue, sia come fotografa di spicco, ma anche come donna, cosa piuttosto insolita in quel momento storico tra i circoli fotografici commerciali e
professionali.