LA PAGINA NERA

L’ ORFANOTROFIO ANTICO
DA DECENNI È IMPUDICO

Nella riserva naturale della marcigliana, a nord est di roma, nella tenuta della bufalotta, l’orfanotrofio femminile edificato nel 1930 e destinato, nel tempo, ad altri usi, dal 1980 è in totale abbandono. utilizzato nel 1977 come set cinematografico, ha un aspetto spettrale e, forse, insanabile. ma L’ATTUALE PROPRIETARIO, GLI istituti riuniti di assistenza sociale roma capitale, non può agire per invertire la rotta?

FABIO ISMAN

La Marcigliana è un “polmone” verde ai limiti di Roma. Quattromila ettari di paesaggio rurale, un’area naturale protetta, tra la Salaria e la Nomentana. È a nord est: non lontano da Monterotondo, Guidonia e Mentana. Tra il Tevere e il fosso della Buffalotta: casali e poche ville. E i resti di una progenitrice dell’Urbe, Crustumerium, già inclusa da Plinio il Vecchio tra le città scomparse nel Lazio antico. L’hanno scoperta i “tombaroli” addirittura prima degli scavi ufficiali, iniziati solo nel 1982, e occupava circa sessanta ettari. L’insediamento originario, ancora della famiglia Grazioli, ha restituito rilevanti vestigia sparse in tanti musei, purtroppo non solo italiani.

Nella Marcigliana, il cui nome deriva dall’appartenenza alla “gens” dei Marcelli, c’è la tenuta della Bufalotta: una strada è intitolata a Bartolomea Capitanio, una religiosa santificata da Pio XII Pacelli nel 1950, fondatrice di tanti istituti scolastici. In fondo a questa via, da quasi cinquant’anni, c’è un terribile “fantasma” che non fa paura, ma stringe il cuore. Il senatore del regno Carlo Giuseppe Scotti (1863-1940), lodigiano, avvocato a Roma, due baffoni bianchi invidiabili – che ha ricoperto nel tempo molte cariche – aveva voluto far nascere qui l’orfanotrofio femminile: pare che non ce ne fosse ancora uno statale nella capitale del regno ma chi l’abbia costruito non lo ricorda più nessuno. Nella stessa zona, su terreni di proprietà del Pio istituto della Santissima Annunziata, i padri giuseppini gestivano la Colonia agricola romana (una scuola professionale per orfani di guerra e bambini abbandonati della provincia).