Grandi mostre. 2
IL LIBERTY A TORINO

La danza dell’arte
al ritmo della vita

IL LIBERTY, DIFFUSO IN TUTTA EUROPA DALL’ULTIMO VENTENNIO DELL’OTTOCENTO AL PRIMO DECENNIO DEL NOVECENTO, TROVÒ A TORINO UN TERRENO FERTILE. LÌ QUELLO STRAORDINARIO MOVIMENTO, LE CUI TRACCE SONO ANCORA OGGI EVIDENTI IN DIVERSI QUARTIERI E PALAZZI, EBBE UN IMPATTO COSÌ AMPIO DA PROVOCARE UN CAMBIAMENTO NON SOLO ESTETICO MA ANCHE SOCIALE.

Maurizia Tazartes

Torino romana, con le sue vie squadrate. Torino barocca, con i suoi spazi verso il cielo. Torino liberty con le sue decorazioni floreali, riportate con grazia su case e monumenti.

Che Torino sia una città bellissima, dove tutto c’è e si trasforma nei secoli, rimanendo in uno spirito segreto, ma ben presente in chi ci sia nato e vissuto, è indubbio. Ma anche chi viene da fuori lo avverte. Per esempio, Friedrich Nietzsche, il filosofo e filologo tedesco, che soggiornò nella città tra maggio 1888 e il 2 gennaio 1889, ne colse tutto il fascino: «Torino mi sembra la più bella città d’Italia, e forse d’Europa, per le strade diritte, la regolarità degli edifici e la bellezza delle piazze». E ancora: «Una scoperta davvero fortunata per me questa Torino! […] Città dignitosa e severa! […] Un’unità di gusto persino nel colore (tutta la città è gialla o rosso bruna)». E le note positive, e calzanti, continuano. Oggi forse Torino è un po’ cambiata, ma non troppo. Certamente chi gira per scoprirne le bellezze si imbatte ancora nelle meravigliose facciate liberty di via Principi d’Acaja e negli eleganti portoni di via Cibrario, di via Bertola, o di altre vie, opera di grandi architetti del primo Novecento come Pietro Fenoglio, Giuseppe Velati Bellini, Angelo Ceresa e altri. A questo momento liberty, breve ma intenso, durato dall’ultimo ventennio dell’Ottocento ai primi dieci del Novecento, affermato in tutta Europa, di cui Torino diviene indiscusso epicentro, è dedicata la mostra Liberty. Torino capitale in corso a Palazzo Madama nella stessa città.

Un centinaio di opere (mobili, manifesti, abiti, oggetti, dipinti, fotografie, sculture, libri) raccontano il ruolo fondamentale del capoluogo piemontese nell’affermarsi del Liberty (Art Nouveau), un fenomeno che coinvolge ogni aspetto della vita, con trasformazioni non solo estetiche, ma anche sociali, facendo di Torino un centro moderno e all’avanguardia. Una città industriale, che, insieme alla bellezza, guarda alla praticità e al lavoro.

Nascono aziende di biciclette, automobili, reclamizzate con sorprendenti manifesti, opera di artisti come Adolfo Magrini, Adolf Hohenstein, Marcello Dudovich, Leopoldo Metlicovitz. Si scopre l’importanza della pubblicità: ecco, per esempio, in una foto l’attrice Tina di Lorenzo su una vettura Fiat nei giardini del Valentino pubblicata nel mensile “L’Automobile”, numero strenna di dicembre 1900.


Vittorio Matteo Corcos, Lettura sul mare (1910).


LE DONNE VOLANO COME ANGELI, LIBERE, LEGGERE, IL SOLE INONDA DI LUCE IL DIPINTO