Epico: così può essere definito il lavoro di Anselm Kiefer, tra i massimi artisti tra XX e XXI secolo, la cui profondissima ricerca è sempre tesa alla dimensione esistenziale, come dichiarato anche nel titolo della mostra di Palazzo Strozzi, Angeli caduti, che diviene un invito ai visitatori a investigare la complessità della vita e a pensare a tutti gli uomini appunto come “angeli caduti”.
Il lavoro con Kiefer per la mostra a Palazzo Strozzi, iniziato nel 2018, si è sviluppato attraverso un dialogo costante, dando vita a un progetto espositivo pensato espressamente per questi spazi, creando un connubio tra le opere e l’architettura rinascimentale. L’intensa e proficua collaborazione con l’artista ha amplificato le stratificazioni dei significati del suo lavoro, consentendo di approfondirne l’instancabile ricerca sui temi della memoria, del mito, della storia, della letteratura e della filosofia, esplorando le connessioni tra passato, presente e futuro.
Punto di partenza della mostra – che riunisce venticinque lavori storici e di recente produzione, tra cui un incredibile ambiente immersivo – è la nuova opera per il cortile di Palazzo Strozzi Engelssturz (Caduta dell’angelo, 2022-2023). Questo dipinto si pone in dialogo con l’architettura rinascimentale attraverso una potente materialità, il fondo oro e le imponenti dimensioni. L’opera, dedicata al brano dell’Apocalisse che descrive il combattimento tra l’arcangelo Michele e gli angeli ribelli cacciati dal paradiso, è metafora della lotta tra Bene e Male, resa evidente dal contrasto tra la sfolgorante parte superiore e lo scuro ammasso materico della zona inferiore.
