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Cézanne conquista
il mercato

Daniele Liberanome

Un artista all’avanguardia, Cézanne, al quale hanno guardato, tra gli altri, Picasso e Matisse. Un fuoriclasse che continua ad avere grande seguito tra i collezionisti. Non c’è quindi da stupirsi se alcune sue opere sono in assoluto tra le più pagate in asta

Per lui si mettono in fila i collezionisti e i musei più importanti, tanto che sue sono alcune delle opere d’arte più care di sempre.

Paul Cézanne (1839-1906) era schivo, ombroso, dopo diversi periodi trascorsi a Parigi si era presto ritirato in Provenza lontano dalle luci della capitale francese. Venne a lungo rifiutato dai Salon e dal bel mondo dei collezionisti del suo tempo, ma dopo i sessant’anni divenne un punto fermo nella storia dell’arte e da allora la sua fama non ha fatto che crescere. Basti pensare che due artisti dall’enorme calibro come Matisse e Picasso lo consideravano padre spirituale loro e un po’ di tutti i postimpressionisti, dai fauves ai cubisti e oltre.

I motivi di tanta stima si notano già in La montagna Sainte-Victoire offerto da Christie’s di New York il 22 settembre 2022, uno dei primi fra i numerosi quadri che Cézanne incentrò su quel monte che si erge non lontano dalla natia e amata Aix-en-Provence.

Il paesaggio è privato di ogni fronzolo: anche se l’opera è della fine degli anni Ottanta dell’Ottocento, è già mille miglia lontana dal soggettivismo degli impressionisti e punta invece alla ricerca di una realtà immutabile. Ecco, quindi, che le forme sono essenziali, dipinte con innumerevoli pennellate sovrapposte fino a creare un colore caldo come il sentimento di amore che l’artista provava per quei luoghi, legati a mille ricordi diversi e a nessuno in particolare. La montagna Sainte-Victoire appare come un punto di riferimento senza tempo a cui tutto converge, in primis le nuvole. Non c’è da stupirsi che l’opera fosse finita niente meno che nella portentosa collezione di Paul Allen, visionario co-fondatore di Microsoft, e che colui che se l’è aggiudicata da Christie’s l’abbia dovuta pagare non meno di 137 milioni di euro.

E pare che non sia neppure il prezzo record per Cézanne, visto che nel 2011, in una vendita lontano dai riflettori, si dice che lo Stato del Qatar abbia pagato oltre 250 milioni di euro per acquistare dall’armatore greco George Embricos l’unica delle cinque versioni del celebre Giocatori di carte ancora in mano private. Molto più del valore niente affatto indifferente di Bollitore e frutta, offerta da Christie’s di New York il 13 maggio 2019.


Giocatori di carte (1892-1893).