L’IDEA DI EURASIA, MARCO POLO E LA VIA DELLA SETA Mai come oggi il mondo ha compreso che esiste uno stretto legame fra gli eventi politici, economici e culturali che nascono in Asia e si riverberano nella vecchia Europa, oppure seguono il cammino inverso. Questa constatazione, per nulla ovvia, è stata alla base di ricerche che, in Italia, hanno avuto come mentori, prima di tutto, Giuseppe Tucci, il più grande orientalista italiano, e per quanto concerne i corollari artistici che ne derivano, l’autore di questo testo. Entrambi i percorsi di studi sono sfociati nell’idea di Eurasia come insieme di civiltà contigue strette da un destino comune che ha visto il punto di partenza nella vicenda di Alessandro Magno e si è sviluppata nel corso dei secoli con scambi e influenze reciproche segnate da guerre e scontri, ma pure da ambascerie e alleanze commerciali. Al centro di questa complessità di rapporti c’è la figura di Marco Polo, di suo padre Nicolò e di suo zio Maffeo che hanno avvicinato l’Oriente all’Europa con un racconto straordinario redatto da Rustichello da Pisa e noto con il titolo di Il Milione. Questo dossier ripercorre l’intera vicenda dell’Eurasia con uno sguardo privilegiato agli scambi artistici lungo la via della seta. Buddha seduto sul Trono dei leoni (III secolo d.C.), da Sahr-i-Bahol (Pakistan); Peshawar (Pakistan), Museo archeologico. Le mani sono qui atteggiate nella “mudraˉ” (il codice religioso delle mani) della predicazione. Mario Bussagli (Siena 1927- Frosinone 1988), è stato fra i più grandi orientalisti italiani il primo a ricoprire in Italia una cattedra universitaria che prendesse in esame le vicende artistiche oltre alla cultura islamica. I suoi studi, che hanno avuto come baricentro l’arte del Gandhaˉra, si sono rivolti anche all’indagine degli scambi artistici fra Europa e Asia dal IV secolo a.C. al XX secolo. Donne dell’Indostano, incisione ottocentesca da un disegno di Nicolò Manucci (1638-1720 circa).