LUOGHI DA CONOSCERE
FONDAZIONE MERZ A TORINO

UNA CENTRALE
ENERGETICA DELL’ARTE

GIOVANNA FERRI

INAUGURATA NEL 2005, LA FONDAZIONE MERZ PROSEGUE LA SUA ATTIVITÀ DI RICERCA SULL’ARTE CONTEMPORANEA GRAZIE A UN CONFRONTO SEMPRE ACCESO E A UNA PROFONDA COLLABORAZIONE TRA GLI ATTORI COINVOLTI. PER SAPERNE DI PIÙ, ABBIAMO INTERVISTATO LA PRESIDENTE E DIRETTRICE BEATRICE MERZ.

Un laboratorio di idee, un luogo di incontro e confronto. Uno spazio di condivisione, dove l’arte contemporanea diventa linfa del pensiero, piattaforma di elevazione per ampliare lo sguardo ed esplorare nuovi mondi. Così ci appare la Fondazione Merz, nata a Torino nel 2005, che ospita insieme a progetti espositivi dedicati a Mario e Marisa Merz – tra i più emblematici esponenti della storia dell’arte del Novecento (a cominciare dall’Arte povera) – artisti nazionali e internazionali, noti ed emergenti. Abbiamo parlato di questa importante realtà con la presidente e direttrice Beatrice Merz.


Com’è nata l’idea di creare la Fondazione Merz?

È nata da un dialogo tra me e mio padre, durato parecchio tempo. L’idea è sorta da una duplice necessità: da un lato preservare, dall’altro accompagnare le sue opere con un progetto scientifico, il più ampio possibile, che non fosse solo la conservazione o la promozione. Ma la Fondazione è anche nata dalla curiosità e desiderio di mio padre di confrontarsi con altri artisti in modo diretto. Questo era il pensiero iniziale. Così ci siamo messi alla ricerca di un luogo che rappresentasse questo pensiero, questo spirito, trovandolo in uno spazio industriale, ambiente per noi maggiormente significativo. È stata una ricerca abbastanza veloce, quando abbiamo visitato la ex Centrale termica delle Officine Lancia, senza guardare altro, ci siamo detti: «Questo è».


GianMarco Porru, Uma fonte (2023), opera in mostra alla Fondazione Merz a Torino (Sacro è, fino al 16 giugno).