Finestre sull'arte Intrecci inaspettati Federico D. Giannini UNA SCOPERTA INATTESA: SEI TAPPETI INEDITI DI ARTURO MARTINI, DEI QUALI ERANO NOTI SOLO I DISEGNI, SONO IN MOSTRA AL MUSEO DELLA CERAMICA DI SAVONA ra noto da tempo che Arturo Martini (1889-1947), nel suo periodo trascorso in Liguria durante gli anni Venti a seguito del matrimonio con Brigida Pessano, avesse eseguito alcuni disegni di tappeti: l’archivio della MITA (Manifattura italiana tappeti artistici), azienda di Genova Nervi, conservava infatti i bozzetti esecutivi realizzati da Martini su carta quadrettata, poi passati all’archivio della Wolfsoniana di Genova dopo la chiusura della manifattura. Dovevano essere la base per una successiva tessitura che, fino a pochi mesi fa, nessuno immaginava ci fosse giunta. Anzi: si ignorava che dai bozzetti fossero nate delle opere tessili. Poi, nell’estate del 2022, la scoperta che non ci si aspettava, e la cui notizia è stata diffusa solo a febbraio di quest’anno: a Savona sono riemersi sei tappeti, inediti, di Arturo Martini, dei quali erano noti solo i disegni. L’artista li aveva progettati a fine anni Venti e, a occuparsi della tessitura, era stata proprio la MITA: i tappeti erano destinati a un’azienda di arredamento appena nata, la DIANA - Decorazioni industrie artistiche nuovi arredamenti, fondata da un altro dei massimi protagonisti della cultura ligure di quegli anni, l’architetto Mario Labò. E Sei opere tessili dedicate a tre soggetti, ognuno eseguito in due varianti ( / ), scoperte in maniera fortuita in una collezione privata: i proprietari erano familiari di un noto gallerista che aveva acquistato i tappeti negli anni Ottanta. Si era persa, in sostanza, la memoria di quelle opere: il merito del ritrovamento spetta alle studiose Carla Bracco, Donatella Ventura e Magda Tassinari che, partendo proprio dai bozzetti della MITA, si sono messe sulle tracce dei tappeti mentre stavano preparando il progetto per la mostra su Arturo Martini che il Museo della ceramica di Savona ospita fino al 15 luglio. La ricerca della documentazione, un’indagine tenace tra gli istituti che conservavano altre note relative alle opere, una segnalazione decisiva e di qui la scoperta. Sono opere legate perlopiù al tema del gioco e trasmettono a chi le osserva le sensazioni che l’artista doveva provare in quel periodo: nel 1921 era nata la sua prima figlia, Maria, soprannominata Nena, e nella produzione di Arturo Martini entrano riflessioni sull’infanzia, sul sogno, sulle fiabe, sul circo. Ofelia, Il veglione e Il circo I saltimbanchi Riflessioni affidate non soltanto a creazioni più tradizionali, in particolare le sculture, ma anche a creazioni diverse, innovative. «Tutte le opere», diceva l’artista, «hanno lo stesso diritto di mettersi al poggiolo dell’universo». Tele, marmo e ceramica, dunque, ma anche lana e nodi. Un Arturo Martini insolito, inaspettato, originale, che la mostra di Savona, con questa singolare scoperta, contribuisce a rischiarare di luce nuova. Arturo Martini, Il circo equestre o I saltimbanchi (1929-1930). Arturo Martini. La trama dei sogni. Tessuti, ceramiche, dipinti a cura di Carla Bracco, Magda Tassinari e Donatella Ventura, con il contributo scientifico di Wolfsoniana - Palazzo ducale Fondazione per la cultura di Genova e del Museo Luigi Bailo di Treviso Savona, Museo della ceramica fino al 15 luglio orario 9.30-13 / 15.30-18.30 venerdì e sabato; 9-17 domenica; 9.30-13 lunedì; chiuso gli altri giorni catalogo Sagep http://musa.savona.it/museodellaceramica VISITE AI CASTELLI Sabato 11 e domenica 12 maggio si terrà la XXV edizione delle Giornate nazionali dei castelli, organizzata dall’Istituto italiano castelli, onlus a carattere scientifico fondata da Piero Gazzola nel 1964. Saranno coinvolte oltre diciannove regioni e grazie a visite ideate e organizzate dai volontari della onlus sarà possibile scoprire le bellezze e i segreti di numerosi castelli (in foto, il Castello sforzesco a Milano), forti, torri e piccoli centri sparsi per la penisola. Info: www.istitutoitalianocastelli.it Sono stati riaperti, dopo un importante restauro, gli oltre sei ettari del parco del castello di Miradolo, esempio di giardino all’inglese, e il camelieto dove si trovano oltre centotredici giovani esemplari di camelie, moltissime delle quali uniche in Italia. Le preziose riaperture sono accompagnate, sino al 16 giugno, da un ampio e interessante calendario di eventi. Info: www.fondazionecosso.com SAN SECONDO DI PINEROLO (TORINO) MUSEO DI PALAZZO PRETORIO COMPIE DIECI ANNI PRATO Lo scorso 12 aprile il Museo di Palazzo Pretorio ha celebrato i dieci anni dalla sua inaugurazione e ha previsto un intenso calendario multidisciplinare di eventi per tutto il resto dell’anno. Secondo il programma di ampliamento dell’offerta museale, che prevede nuovi allestimenti, è stata intanto aggiunta una nuova sala per esporre opere del XV e XVI secolo provenienti dai depositi come, tra le altre, le pitture di Tommaso di Piero Trombetto, Zanobi Poggini e Stefano Pieri (in foto, Sacra famiglia con san Giovannino, 1590 circa). Altro obiettivo del museo è quello di avvicinarsi sempre di più ai visitatori con interventi orientati all’inclusione, fra i quali contenuti multimediali e uno specifico percorso multisensoriale. Info: www.palazzopretorio.prato.it CREMONA CONTEMPORARY ART WEEK CREMONA Dal 18 al 26 maggio Cremona Contemporanea - Art Week, l’appuntamento dedicato alle arti visive, presenta opere di venti artisti attivi sulla scena internazionale (in foto, un’immagine di repertorio), scelti per l’impatto dei loro lavori e per l’aderenza alla storia e alle tematiche dei luoghi cremonesi in cui verranno accolti. Palazzi storici, musei, chiese, teatri, luoghi in disuso faranno da sfondo a installazioni site specific, dipinti di grande formato, sculture, video, opere ceramiche tessili in un incontro fra arte contemporanea e patrimonio della città. Numerosi i momenti di approfondimento. Info: www.cremona-artweek.com EXPOSED TORINO FOTO FESTIVAL TORINO Dal 2 maggio al 2 giugno si tiene la prima edizione di Exposed Torino Foto Festival, il nuovo Festival internazionale di fotografia della città, intitolato New Landscapes - Nuovi paesaggi. In programma, un salone dedicato all’editoria indipendente e un fitto cartellone di eventi con il coinvolgimento delle principali istituzioni torinesi, quali CAMERA - Centro italiano per la fotografia, Castello di Rivoli - Museo d’arte contemporanea (dov’è conservato lo scatto qui pubblicato di Paolo Pellion di Persano, Lara Favretto, i poveri sono matti, 2005) e Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Info: www.exposed.photography