A tale proposito basta ricordare la serie di strisce del 1977, scritte in collaborazione ancora con Bonvi, in cui Enrico La Talpa si dichiara gay e coinvolge Alberto in una lotta di rivendicazione di diritti sociali insieme a un gruppo di formiche comuniste; oppure la Storia di uccello, dove Lupo si fa tutore di un uccellino che deve imparare a volare, un racconto interrazziale che anticipa di vent’anni il romanzo di Luis Sepúlveda sulla gabbianella e il gatto. La mostra di Modena è quindi un’occasione per omaggiare un personaggio diventato un vero e proprio fenomeno culturale: nel corso della sua carriera, Lupo Alberto è stato infatti protagonista non solo di storie poi raccolte in libri diventati bestseller, ma anche di figurine, cartoni animati, videogiochi e articoli di cartoleria, tanto che oggi il suo nome è forse più associato alle caramelle gommose che ai fumetti. «Un po’ come Snoopy, che in fondo è conosciuto da tutti ma solo alcuni hanno davvero letto le sue strisce», ha dichiarato lo stesso Silver, aggiungendo che pure quello era un suo obiettivo da sempre, perché «volevo che il mio personaggio travalicasse i confini del fumetto per diventare - anche − qualcos’altro. Non per sete di denaro, sia chiaro, ma perché ho sempre guardato a quel genere di personaggi capaci di vivere anche al di fuori del fumetto», ha affermato. E così è stato, soprattutto per gli adolescenti degli anni Novanta quando la rivista di Lupo Alberto è diventata un “social network cartaceo” che ha fatto incontrare ragazzi e ragazze di tutta Italia nei raduni chiamati “la Tana del Lupo” e promossi sulle pagine del periodico, mentre nel 1991 il personaggio è stato testimonial di Come ti frego il virus, un opuscolo sull’AIDS promosso dal Ministero della salute e diffuso in milioni di esemplari. Infine, l’attuale esposizione permette anche alle diverse generazioni di lettori di ripercorrere l’evoluzione grafica e narrativa di Lupo Alberto attraverso le storie più famose e più rappresentative degli anni in cui sono state realizzate, mostrando come il protagonista si sia rinnovato nel corso del tempo grazie agli sceneggiatori e ai disegnatori che si sono affiancati a Silver come Francesco Artibani, Tito Faraci, Casty, Massimo Bonfatti, Giorgio Sommacal, Giacomo Michelon, Bruno Cannucciari e Piero Lusso, quest’ultimo autore di alcuni dei racconti più belli di sempre. Oggi, questo testimone è stato raccolto dai giovani del collettivo Bad Moon Rising (Lorenzo La Neve, Matilde Simoni, Francesco Guarnaccia. Roberto D’Agna e altri), che stanno portando avanti una nuova rivisitazione grafica e narrativa del leggendario Lupo per aprire la strada ad altri cinquant’anni di storie. Zitt! Zitt! Modena, FMAV – Fondazione Modena arti visive, Museo della figurina a cura di Francesca Fontana e Lorenzo Respi fino al 25 agosto orario 11-13/16 -19 (da mercoledì a venerdì); 11-19 (sabato, domenica e festivi); luglio-agosto 15-19 (da mercoledì a domenica); chiuso il lunedì e il martedì Zitt! Zitt! Arriva Lupo Alberto. Silver, 50 anni da lupo www.fmav.org Silver (Guido Silvestri), tavola n. 1981, versione in spagnolo per “El País”.