LUOGHI DA CONOSCERE 2

L’OPIFICIO DELLE PIETRE DURE DI FIRENZE

Le molte anime dell’Opificio

DA MANIFATTURA GRANDUCALE A LABORATORIO DI RESTAURO ALL’AVANGUARDIA, L’OPIFICIO DELLE PIETRE DURE È UNA FRA LE MASSIME ECCELLENZE, A LIVELLO MONDIALE, NELL’AMBITO DELLA CONSERVAZIONE DELLE OPERE D’ARTE E DELLA RICERCA. SENZA DIMENTICARE IL MUSEO E LA SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE E STUDIO, ATTRAVERSO LA QUALE LE TECNICHE ANTICHE E LE METODOLOGIE PIÙ INNOVATIVE SI TRASMETTONO ALLE NUOVE GENERAZIONI.

ILARIA FERRARIS

Quando si parla dell’Opificio delle pietre dure di Firenze si pensa innanzitutto ai laboratori di restauro, fra i primi in quella cerchia ristrettissima, a livello mondiale, chiamata a intervenire sui massimi capolavori del patrimonio storico-artistico di tutti i tempi. Ma l’Opificio è anche molto altro. Dal contatto così ravvicinato, approfondito e prolungato con le opere (alcuni restauri durano anni, un vero corpo a corpo tra il restauratore e l’oggetto) derivano gli studi teorici di ampi gruppi di lavoro, l’attività diagnostica, la ricerca sulle tecnologie, sulle metodologie e sui materiali. E la trasmissione del sapere, con la didattica all’interno della scuola di alta formazione e studio – equiparata a una laurea magistrale in conservazione e restauro, a numero chiuso, abilitante alla professione di restauratore –, con le collaborazioni internazionali, il master, i tirocini, le pubblicazioni. Non da ultimo, l’Opificio delle pietre dure è anche un museo.