"Scopri una rivista dedicata all'arte e alla cultura, con articoli su mostre internazionali, studi inediti, riscoperta di maestri e luoghi da conoscere. Esplora la Biennale dell'Antiquariato e le esposizioni di Janus a Venezia, Miranda July a Milano, e Gio Ponti a Faenza. Immergiti nel vetro di Murano e nella ceramica moderna, scopri Federico Barocci e Dürer e analizza la religiosità di Caravaggio. Approfondisci il mondo delle aste e delle tendenze del mercato dell'arte e lasciati ispirare da cataloghi e libri selezionati. Una rivista per chi vive l'arte in tutte le sue forme."

ART NEWS

CAMERA CON VISTA Fuori campo. Un’opera al nero

BIENNALE INTERNAZIONALE DELL’ANTIQUARIATO Un palcoscenico di fuoriclasse

DI SBIECO Non una semplice adorazione

XXI SECOLO - Una visione per il futuro

GRANDI MOSTRE. 1 Janus a Venezia - Unità nella diversità

GRANDI MOSTRE. 2 La BD à tous les étages a Parigi - Il fumetto invade il museo

GRANDI MOSTRE. 3 Miranda July a Milano - Tutto in una volta

LUOGHI DA CONOSCERE - Epicentro di memoria

XX SECOLO Melissa Shook -  Intimità performativa

GRANDI MOSTRE. 4 Gio Ponti a Faenza - Una ceramica moderna

GRANDI MOSTRE. 5 Il vetro di Murano e la Biennale a Venezia - Unico per luce, colori e trasparenza

LA PAGINA NERA - Della fabbrica i danni durano da cinquant’anni

STUDI E RISCOPERTE. 1 Bartolomeo Mendozzi - Un maestro che lascia increduli

GRANDI MOSTRE. 6 Federico Barocci a Urbino - Come una supernova tra Rinascimento e Barocco

GRANDI MOSTRE. 7 DÜrer a Trento - Varcando le Alpi, nuove visioni

STUDI E RISCOPERTE. 2 L’Ecce Homo di Madrid e la religiosità di Caravaggio - Una fede incrollabile?

STUDI E RISCOPERTE. 3 La scrittura dell’antico Egitto - Il potere del nome

ASTE E MERCATO - a cura di Daniele Liberanome

IN TENDENZA - Occhio a Mendozzi di Daniele Liberanome

CATALOGHI E LIBRI - a cura di Gloria Fossi

100 MOSTRE - a cura di Ilaria Rossi

ARTNEWS SETTEMBRE 2024 _ RICOSTRUITO IL SOFFITTO DIPINTO DA VASARI VENEZIA Visibile dalla fine di agosto, la ricostruzione del soffitto ligneo dipinto da Giorgio Vasari (in foto, La Fede, tavola) per palazzo Corner Spinelli sul Canal grande è un importante restauro reso possibile grazie alla collaborazione fra il Ministero della cultura e le Gallerie dell Accademia di Venezia. L opera fu realizzata nel 1541 da Vasari per Giovanni Corner, rappresentante di una delle famiglie più influenti e nobili di Venezia, il quale commissionò all artista aretino la decorazione del soffitto a cassettoni della cosiddetta Camera nova del palazzo. Le tavole del soffitto, smembrate e disperse alla fine del Settecento, dagli anni Ottanta del Novecento sono state rintracciate e acquistate per iniziativa del Ministero della cultura e di istituti veneziani. La presentazione dell opera, ora esposta in una sala lungo la loggia palladiana delle Gallerie dell Accademia, è accompagnata da un volume pubblicato da Marsilio Arte. Info: www.gallerieaccademia.it _ RIAPERTO IL MUSEO DELLA MODA FIRENZE Si ampliano le occasioni di visita alle Gallerie degli Uffizi . Dopo quattro anni è stato riaperto il Museo della moda e del costume di palazzo Pitti con un inedito allestimento e otto nuove sale (in foto, il particolare di un ambiente), nelle quali è possibile ammirare la ricca collezione del museo di abiti e accessori che raccontano la storia dell abbigliamento e dell alta sartorialità dal Settecento fino ai primi anni Duemila. Nella stessa istituzione, nell area della Botanica superiore del giardino di Boboli proseguono, intanto, a settembre (16, 19, 23 e 26) le visite tattili e multisensoriali condotte da  guide sensoriali , persone con vari tipi di disabilità visiva appositamente formate. Prenotazione: ga-uff.eventiboboli@ cultura.gov.it. Infine, tutti i martedì fino al 17 dicembre, gli Uffizi resteranno aperti fino alle 22. Info: www.uffizi.it _ OCA, TRA ARTE E NATURA SAN MARCELLO PITEGLIO (PISTOIA) Inaugurato lo scorso anno, OCA - Oasy Contemporary Art and Architecture, ospitato nell oasi naturalistica di Dynamo, riaperto dal 30 giugno scorso, offre al visitatore un immersione nell arte e nella natura. Un percorso suggestivo arricchito da un progetto di installazioni ambientali e da una mostra (nello splendido spazio espositivo ricavato da una ex stalla) dell artista Pascale Marthine Tayou dal titolo Love Letter (fino al 3 novembre, in foto un installazione), organizzata in collaborazione con Galleria Continua e curata da Marco Bazzini ed Emanuele Montibeller, direttore artistico di OCA. Info: www.oasycontemporaryart.com 6 

CAMERACONVISTA luca antoccia FUORI CAMPO UN OPERA AL NERO La zona di interesse di Jonathan Glazer (2023) è quasi un film brechtiano, fortemente basato com è su procedimenti di straniamento, spiazzamento e ribaltamento, ripresi dalle avanguardie novecentesche ma ricontestualizzati e ripotenziati. «Come realizzare ancora un film su Auschwitz e la Shoah senza cadere nel già visto, nei cliché? , si è chiesto Glazer (autore di tanti memorabili videoclip musicali, uno su tutti Virtual Insanity per Jamiroquai). Intanto, ispirandosi all omonimo romanzo di Martin Amis ma depurandolo da ogni elemento di finzione. Il film è ambientato nella casa-paradiso del comandante in capo di Auschwitz Rudolph H ss (chiamato qui, a differenza del romanzo di Amis, col suo vero nome), a dieci metri dal lager-inferno senza che mai si veda una sola immagine  da dentro . Il lager è sempre, letteralmente,  fuoricampo  in un duplice senso visivo e sonoro: così come le scene si svolgono interamente fuori dal campo (fuori dalle inquadrature), allo stesso modo, di conseguenza, fuori dal campo sono le grida, le urla di sofferenza delle persone. Il risultato è una particolare esperienza audiovisiva davvero immersiva. A cominciare dallo spiazzante inizio, una lunga sequenza in nero con voci e suoni che compongono una vorticosa, angosciosa polifonia (la sequenza speculare in rosso a circa metà film ne è un corrispettivo). Glazer non ha intenti naturalistici di ricostruzione, la sua è un opera al nero, un operazione alchemica capace di trarre umanità e luce dal buio: le sequenze notturne apparentemente oniriche sono il cuore del film. In esse, una ragazzina sparge delle mele nottetempo in modo che gli internati le trovino il dì seguente quando usciranno per i lavori forzati. Il regista, mentre in Polonia girava il film, ha conosciuto una donna di novant anni che faceva esattamente questo per la resistenza polacca. A rendere particolari queste sequenze notturne c è poi il fatto che la bambina sembra brillare di luce propria come fosse una lampadina (nel paesaggio quasi nero si stagliano, oltre a lei, solo le mele e, sullo sfondo, il fumo di Auschwitz e il vapore dei treni dei deportati). Per scelta etica, la sequenza è girata senza luci   come era nella realtà dei campi di concentramento  , ma con una termocamera, spesso usata in guerre recenti come in Iraq e in Israele (Gaza), e che reagisce non alla luce ma al calore, restituendone del territorio una fedele mappatura. In questa trasformazione, in fondo alchemica, che muta una tecnologia di morte, nata per individuare i bersagli, in un veicolo di illuminazione e riscatto umano sta anche la bellezza dell operazione di Glazer, giustamente premiata quest anno con l Oscar al miglior film straniero. H Un frame da La zona di interesse (2023), di Jonathan Glazer. 7 

Esplora l'arte con articoli su mostre, studi inediti, maestri riscoperti e tendenze di mercato in questa rivista dedicata alla cultura.

Rivista d'Arte: Mostre, Studi Inediti e Tendenze del Mercato

ART E DOSSIER N. 423

Il portale di e-commerce editoriale

Naviga, arricchisci la tua conoscenza e trova ispirazione nel vasto universo dell'arte, tutto attraverso una biblioteca di libri digitali senza paragoni.

Arte

Olhos store