Come la sua collezione di arte moderna, la raccolta di disegni del XX secolo del Musée de Grenoble risale alla nomina di Pierre-André Farcy (1882-1950), noto anche come Andry-Farcy, a direttore dell’istituzione nel 1919. Pittore, critico e pubblicitario, Andry-Farcy, arrivato a Grenoble nel 1905 dopo una doppia formazione artistica all’École Nationale des Arts Décoratifs e all’École Nationale des Beaux-Arts di Parigi, divenne membro del comitato consultivo del museo nel 1914, prima di essere nominato direttore nel 1919. Curatore visionario, si propose fin dall’inizio di rompere con il conservatorismo dei suoi predecessori. Per trent’anni, dal 1919 al 1949, usò la sua capacità di persuasione, il coraggio e la conoscenza degli ambienti artistici per perseguire un’audace politica di acquisizioni incentrata sulle avanguardie, decisiva nel plasmare la nuova identità del museo. Oltre ai dipinti neoimpressionisti e fauve, il patrimonio del museo si arricchì anche grazie a donazioni e lasciti, a partire, nel 1923, dall’eredità Agutte-Sembat con un notevole gruppo di opere grafiche di prestigio, tra cui La saltimbanco di Rouault, La danza di Matisse e Donna con corpetto blu di Vuillard. Pablo Picasso, Ritratto di Olga (1921), Musée de Grenoble, come per tutte le opere riprodotte in questo articolo.