GRANDI MOSTRE 2

MATISSE A RIEHEN

In viaggio con Baudelaire

ALLA FONDATION BEYELER UN AMPIO PROGETTO ESPOSITIVO DEDICATO A MATISSE – QUI ILLUSTRATO CON UN’INTERVISTA AL CURATORE – RACCONTA IL PERCORSO CREATIVO DELL’ARTISTA FRANCESE, ATTRAVERSO IL TEMA DEL VIAGGIO, CON LA GUIDA DI BAUDELAIRE.

ARIANNA TESTINO

Alla Fondation Beyeler di Riehen - Basilea oltre settanta opere descrivono la poetica e la storia di Henri Matisse, dagli esordi pittorici ai ritagli di carta della maturità. Se il fil rouge è il viaggio, la poesia di Charles Baudelaire – fonte di ispirazione per l’artista – è la bussola che orienta il racconto espositivo. Ne abbiamo parlato con il curatore Raphaël Bouvier.

La mostra prende le mosse dai punti di contatto fra la poetica di Matisse e i temi di una delle poesie più note di Baudelaire, Invito al viaggio. Quali sono le caratteristiche di questo legame e come hanno influito sulla narrazione espositiva?
La mostra prende spunto dalla poesia di Charles Baudelaire Invito al viaggio, pubblicata nel 1857 nel suo noto volume di poesie I fiori del male (Les fleurs du mal), a cui Matisse fa ripetutamente riferimento. I concetti di abbondanza, tranquillità e piacere (“luxe, calme et volupté”), che compaiono nella poesia come leitmotiv poetici, si ritrovano come principi guida nell’opera di Matisse e riassumono la quintessenza della sua arte. Non a caso, numerosi temi del poema di Baudelaire si ritrovano nel mondo pittorico di Matisse, tra cui il paesaggio e l’idillio, la luce e il colore, l’interno e la decorazione, l’idea di “Oriente” e l’interrogazione fondamentale sulla natura e sull’arte. Nel 1944 Matisse illustrò anche diverse poesie tratte da Les fleurs du mal di Baudelaire. Seguendo la poesia di Baudelaire, la mostra alla Fondation Beyeler invita quindi i visitatori a un viaggio attraverso l’opera e la vita di Matisse, per il quale il viaggio ha avuto un ruolo importante.