LA FONDAZIONE CREATA DALL’ARTISTA

L a Fondazione Emilio e Annabianca Vedova, istituita a Venezia nel 1998 da Emilio Vedova e dalla moglie Annabianca Manni, inizia la sua attività dal novembre 2006. Da allora, si prefigge la valorizzazione dell’arte e del lavoro dell’artista attraverso diverse iniziative culturali: studi, ricerche, analisi, esposizioni, convegni, borse di studio e premi. La Fondazione, presieduta dall’avvocato Alfredo Bianchini, cura l’archivio e la conservazione delle opere dell’artista, per diffonderne la conoscenza, in rapporto con i maggiori musei e istituzioni culturali internazionali. La Fondazione Vedova dedica particolare attenzione alle tematiche “pittura - spazio - tempo - storia” che costituiscono le coordinate dell’arte e dell’impegno di Emilio Vedova. Due gli spazi espositivi alle Zattere: il Magazzino del sale, con progetto di restauro ideato da Renzo Piano e realizzato nel 2008 da Maurizio Milan con Alessandro Traldi, dotato di tecnologie avanzate per la conservazione e la fruibilità delle opere, tra cui spicca la “machina” robotica che consente di creare diversi scenari espositivi; e lo Spazio Vedova, sede multifunzionale in grado di accogliere eventi di carattere non solo espositivo. La direzione artistica della Fondazione è stata affidata a Germano Celant (1940-2020), che ha curato diverse esposizioni per Fondazione, come Fabrizio Gazzarri (1953-2023), direttore dell’Archivio e della Collezione. La Fondazione svolge un’approfondita e continuativa attività di ricerca sull’opera di Vedova. Sono moltissime le testimonianze documentali che costituiscono materiali di studio, in particolare: epistolari tra Vedova e altri artisti, critici d’arte, galleristi, direttori di musei, fotografi, giornalisti e diverse personalità rilevanti dell’epoca, ma anche la biblioteca dell’artista, documenti sugli aspetti tecnici e progettuali del lavoro e sulle mostre, nonché fotografie sia personali che di allestimenti. In prospettiva la Fondazione prevede a medio termine lo sviluppo di un progetto per esporre l’opera di Vedova in permanenza nella città di Venezia, che si aggiungerà alla conservazione, alle attività di archivio, di registrazione delle opere e di promozione del lavoro e della figura di Emilio Vedova, tramite mostre, iniziative culturali e pubblicazioni. Nel futuro le attività espositive incrementeranno con una diversa articolazione: a Venezia, la gestione degli spazi che saranno aperti durante tutto l’anno, dove sarà proposto un nucleo storico di lavori di Vedova accanto a cui verranno avvicendate altre opere così da consentire un’ampia conoscenza della collezione, mentre fuori Venezia proseguiranno le collaborazioni istituzionali.

Emilio e Annabianca Vedova davanti alla Neue Pinakothek di Monaco di Baviera nel 1984.
Emilio e Annabianca Vedova davanti alla Neue Pinakothek di Monaco di Baviera nel 1984.