GRANDI MOSTRE 4

BERTHE MORISOT A GENOVA E TORINO

FANCIULLE IN FIORE

A CENTOCINQUANT’ANNI DALLA NASCITA DELL’IMPRESSIONISMO, TRA I DIVERSI APPUNTAMENTI CELEBRATIVI NON POTEVANO MANCARE ANCHE IN ITALIA GLI OMAGGI DEDICATI A BERTHE MORISOT, RIMASTA A LUNGO NELL’OMBRA DOPO LA SUA MORTE, A DISPETTO DEL SUO PALESE TALENTO.

LAURETTA COLONNELLI

Il primo ritratto di Berthe Morisot fu dipinto dalla sorella Edma, e risale al 1865. Lo si incontra nella prima sala della mostra Impression, Morisot, aperta fino al 23 febbraio a Palazzo ducale di Genova. Raffigura una pittrice al lavoro, offrendo una rara rappresentazione di una donna artista. Berthe aveva ventiquattro anni, e pochi mesi prima era stata ammessa al Salon, l’appuntamento più importante della scena artistica parigina.
Nel ritratto di Edma ha una camicia rossa, una gonnella blu, uno spolverino marrone.
Con la sinistra regge la tavolozza e un mazzo di pennelli. Con la destra, dipinge la tela poggiata sul cavalletto. Ha l’espressione concentrata sul dipinto, il viso ancora adolescente, i capelli, trattenuti sulla fronte da un cerchietto rosso, che ricadono sciolti sulle spalle.
Il padre Edme, funzionario pubblico, aveva studiato architettura e conserverà il suo interesse per le arti. La madre, Marie Cornélie Thomas, proveniva da una famiglia di intendenti di finanza.