ROMANINO ANTICLASSICO E ANTIMANIERISTA: GLI AFFRESCHI DEGLI ANNI TRENTA
Dopo la parentesi costituita dall’“impasse” morettesca della seconda metà degli anni Venti – oltre che dal contraccolpo subito a seguito dell’approdo a Brescia del Polittico Averoldi di Tiziano –, non può essere che l’esecuzione di una grande campagna decorativa a fresco, quale è l’incarico intrapreso da Romanino all’inizio degli anni Trenta per il castello del Buonconsiglio di Trento, a riaccendere pienamente lo spirito anticlassico del pittore.
Nicola Turati