All’inizio di febbraio si inaugura la sua personale nella sede della Hispanic Society of America con trecentocinquantasei opere.
Il successo è travolgente, maggiore che in Europa: centosessantanovemila visitatori in due mesi e ventimila cataloghi venduti, lunghe file all’ingresso e articoli sui quotidiani. L’esposizione, in forma ridotta, passa poi da New York alla Fine Arts Academy di Buffalo e alla Copley Society of Art di Boston. Il presidente degli Stati Uniti, William Howard Taft, gli commissiona, per la bella cifra di 3000 dollari, il suo ritratto e quello della moglie (conservati oggi al Taft Museum di Cincinnati). Il viaggio americano frutta all’artista la vendita di centonovantacinque opere per 181.760 dollari, oltre a una ventina di ritratti per committenti privati. In omaggio all’evento la Hispanic Society of America pubblica, nello stesso 1909, il libro Eight Essays on Joaquín Sorolla y Bastida, con articoli di Aureliano de Beruete, Leonard Williams e altri sei critici.
Nei due anni successivi l’attività di Sorolla in Spagna è febbrile. Deve preparare un’altra mostra americana per il 1911. Continua perciò con le sue tematiche, spiagge valenciane, ritratti e giardini. A Valencia dipinge, nell’estate del 1909, quadri straordinari come Antonio García sulla spiaggia; L’ora del bagno; Le due sorelle; Il bagno del cavallo; Passeggiata sulla riva del mare e altri ancora. Il colore è sempre più fuso con la luce, le immagini più dinamiche, il taglio più fotografico, le scene naturali e dense di poesia.

