IL PERCORSO DI UNA VITA
CONSACRATA ALLA PITTURA

«La mia ambizione si limita al desiderio di catturare qualcosa di fugace», scrive la pittrice in uno dei suoi “carnets”, segnalando la caratteristica fondamentale del suo lavoro, che diviene presto centro della sua esistenza.

Dipinge ciò che la circonda, la madre e la sorella, quest’ultima mentre legge di fronte a una finestra, o è intenta a contemplare il neonato che dorme nella culla. Donne e bambini nei giochi all’aperto, nell’ombra dei prati - soggetti anche di deliziosi acquerelli -, giovani donne nella contemplazione del paesaggio, nell’attonita calma di interni, in un clima affettuoso, vagamente melanconico. Immagini dal taglio singolare, già impressioniste, spesso collegate a opere coeve di Manet, segno di ispirazione e influenze reciproche, anche se distinte nel tono e nella tecnica. In particolare Berthe tende ad accentuare un’idea di immediatezza, che smentisce la pratica del dipinto in atelier e genera un’originale suggestione spaziale.