caratterizzata dalla presenza di numerosi monumenti realizzati o completati in quel medesimo periodo: fra gli altri il recinto elettorale, di forma assai allungata, dei Saepta Iulia; le terme e i giardini dello stesso Agrippa.
Il Pantheon era un tipo di monumento ereditato dai sovrani ellenistici: era dedicato ai dodici dèi principali dell’Olimpo, più il re (nel mondo ellenistico, appunto) o l’imperatore (nel mondo romano). L’edificio del 27-25 aveva pianta rettangolare in senso est-ovest con l’ingresso che si apriva sul lato lungo meridionale; il Pantheon di Adriano (dopo un intervento di Domiziano noto dalle fonti, di cui però non si sono individuati resti apprezzabili) fu costruito fra 118 e 125 (come testimoniano i bolli sui mattoni) e ribaltò la situazione aprendo l’ingresso verso nord, dove fu aggiunto un pronao con facciata templare ottastila, quella ancora visibile, e soprattutto aggiungendo a sud la grande rotonda coperta dalla celebre cupola con apertura circolare centrale, cupola ottenuta con un’unica gettata di “opus coementicium” sopra una gigantesca centina in legno. All’interno, il tamburo di base è scandito da grandi esedre (alternativamente semicircolari e rettangolari) e da colonne in avancorpo, la cupola stessa da cinque ordini di cassettoni che si vanno man mano restringendo: l’impressione di trovarsi in uno spazio perfetto è confermata dalla constatazione che il diametro è uguale alla distanza della sommità della cupola dal pavimento: quarantatré metri. Ne risulta che siamo all’interno di una sfera contenuta in un corpo cilindrico.
