EGITTO

Una situazione particolare, in tutti i sensi, è quella dell’Egitto: si è già detto (parlando di alcuni monumenti di Villa Adriana ispirati all’arte del grande paese bagnato dal Nilo) della cruciale rilevanza politico-economico-amministrativa che quell’area riveste nell’impero.

Viene acquisito dallo Stato romano quando nel 31 a.C. Ottaviano (che nel 27 diverrà Augusto) vince la battaglia di Azio contro Antonio e Cleopatra, ultima regina della dinastia dei Tolemei nella terra che era stata dei Faraoni: è la fine dell’età ellenistica, e i Romani ereditano così un immenso patrimonio culturale ed economico, che amministrativamente peraltro non è una provincia, ma patrimonio dell’imperatore. 

Depositaria di questo patrimonio, in età ellenistica, era stata soprattutto Alessandria. Fondata da Alessandro Magno nel 332-331 a.C. su progetto dell’architetto-urbanista macedone Deinokrates, la città vantava due porti, un teatro, il faro (una delle sette meraviglie del mondo antico) il Mouseion con l’annessa biblioteca di settecentomila volumi dove operarono di volta in volta gli scienziati Euclide e Eratostene (che ne fu il rettore), i poeti Teocrito e Callimaco, il grande pittore Apelle. Il porto, inoltre, che era adatto anche a navi di grandissime dimensioni, era centro di distribuzione su ampio raggio (ma la destinataria principale era l’Urbe) di beni di grande consumo come i cereali, il vino, il papiro, e di materiali di gran pregio come i marmi, i graniti, i porfidi, gli alabastri. 

I Romani amplificarono ulteriormente le potenzialità della metropoli, con la realizzazione di canali che giungevano anche al mar Rosso. Bisogna ricordare i “castra”di Luxor, del Cairo (la fortezza detta Babilonia) e della stessa Alessandria, e soprattutto i monumenti dell’isola di File nell’Alto Egitto, salvati fra 1972 e 1980 dalla sommersione a cui li avrebbe condannati la creazione della diga alta di Assuan. 

Nell’ambito delle arti figurative, si verifica una sintesi, con gradazioni discontinue, di elementi dell’arte romana e dell’arte egizia.


Il chiosco di Traiano (100 d.C. circa), dal complesso monumentale dell’isola di File; isola di Agilkia (Egitto).


Il Faro di Alessandria, dalla serie degli Octo Mundi Miracula di Maarten van Heemskerck incisa da Philips Galle (1572).