VITA DI ADRIANO | |
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Publius Aelius Hadrianus nasce nella Hispania Baetica, probabilmente a Italica (odierna Santiponce, non lontana da Siviglia), città fondata nel
206 a.C. da Scipione l’Africano nel momento in cui veniva portata a termine la conquista del paese. Vi era nato anche Traiano, che di Adriano era
lo zio.
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85 |
Muore Publio Elio Adriano Afro, padre di Adriano, il quale viene adottato da Traiano.
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91 |
Tra questa data e il 99, dopo aver iniziato a quindici anni il suo apprendistato militare, Adriano è impegnato come ufficiale in Pannonia, in
Mesia e in Germania.
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100 |
La moglie dell’imperatore Traiano, Plotina, che con Adriano avrà sempre un buon rapporto, favorisce le sue nozze con Sabina, figlia di una
nipote di Traiano stesso, Vibia Matidia.
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101 | Quelli tra il 101 e il 107 sono anni importantissimi nella carriera di Adriano: il futuro imperatore, dopo aver assunto la carica di questore, prende parte, nel gruppo dei più stretti collaboratori di Traiano, alla prima guerra dacica (101-102 d.C.). Soprattutto partecipa, al comando di una legione, alla seconda campagna (105-106 d.C.), ottenendo il titolo di pretore e divenendo, nel 107, governatore della Pannonia. |
108 | Adriano diviene “consul suffectus”. Con Domiziano (81-97 d.C.) e con Traiano (98-117 d.C.) era divenuto più frequente che in passato l’uso di sostituire uno dei consoli in carica prima della naturale scadenza annuale (“sufficere” significa “rimpiazzare“). |
110 |
Tra questa data e il 112 Adriano riceve la carica di arconte di Atene, carica onoraria ma certamente gradita a un amante della cultura ellenica
come lui.
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114 | Tra quest’anno e il 117 Traiano, nell’ambito di una politica estera costantemente aggressiva, intraprende una campagna contro i Parti, a cui partecipa anche Adriano in qualità di governatore della Siria (illustri predecessori come Augusto avevano praticato, contro quegli “eterni rivali“ di Roma, la via diplomatica). Dopo importanti successi iniziali, la guerra si risolve in un disastro: Traiano, malato, lascia Adriano ad Antiochia e intraprende la via del ritorno. Muore, però, a Selinunte di Cilicia nel 117. L’11 agosto di quell’anno si diffonde la notizia della morte, nonché dell’adozione di Adriano, premessa per la successione imperiale: circostanze mai del tutto chiarite, a cui non era certo estranea la mediazione di Plotina. Nel 118 Adriano fa celebrare il trionfo “postumo“ di Traiano sui Parti, trionfo che per la verità aveva senso se riferito alle prime battaglie, non certo all’esito della guerra. |
118 | Tra quest’anno e il 125, salito al trono, Adriano inizia l’opera di riorganizzazione dell’impero e dei suoi confini: riassetto del “limes” danubiano, ripristino di buoni rapporti con i Parti (premessa anche per la sicurezza dei commerci con l’Oriente). Sono questi gli anni in cui man mano si passa dall’inizio dei lavori per Villa Adriana alla sua utilizzazione, anche se parziale e saltuaria. Vengono eretti in questi stessi anni anche il nuovo Pantheon, il tempio dedicato nel Campo Marzio alla defunta suocera Matidia, le due basiliche dedicate alla stessa Matidia e a Plotina, il tempio consacrato a quest’ultima e a Traiano presso il grande Foro costruito da Apollodoro di Damasco, nonché il tempio di Venere e Roma, che dà luogo a una polemica con lo stesso Apollodoro e che sarà consacrato solo più tardi, nel 135. Si avvia la costruzione del Vallo che costituirà il confine settentrionale della Britannia e dell’impero. Poi l’imperatore si sposta in Gallia Narbonense, dove a Nîmes dedica un tempio a Plotina, e nella Hispania Tarraconensis, dove, appunto a Tarragona, promuove una riunione delle autorità delle province iberiche. Si reca poi in Asia Minore (dove promuove notevoli operazioni architettoniche, urbanistiche e infrastrutturali - strade e porti - e dove tornerà nel 129), e in Grecia (dove tornerà nel 128 per l’inaugurazione dell’Olympieion). |
126 | Da questa data al 128 sono anni dedicati all’Africa, per riorganizzare sia i confini meridionali sia i possedimenti imperiali. Antinoo, venuto a Roma nel 123 dalla natia Bitinia, nel 128 fa parte ufficialmente della missione, ed è in quest’occasione che il suo rapporto con l’imperatore si consolida. |
129 | Anno fondamentale dal punto di vista dell’azione politica e legislativa dell’imperatore. Il giurista di origine africana Salvio Giuliano ha il mandato di compiere una rigorosa scelta fra tutte le leggi che i pretori urbani avevano approntato nei secoli precedenti e di curarne un’organica riformulazione e stesura. |
130 | Nel corso di un viaggio in Egitto, Antinoo muore affogando nel Nilo in circostanze poco chiare. Adriano ne istituisce il culto e dispone la costruzione di una nuova città, Antinopoli, sulle rive del fiume egiziano. Nello stesso anno si avvia la costruzione del mausoleo dell’imperatore nell’Ager Vaticanus. |
132 | Tra quest’anno e il 135 sanguinosa repressione della rivolta giudaica guidata da Bar Kochba, “il Figlio della Stella“. Gerusalemme viene ridenominata Aelia Capitolina, e il territorio della Palestina è incorporato nella provincia di Siria. |
136 | Da questa data al 138 sono gli ultimi anni di Adriano e non sono tranquilli. In vista della successione adotta, con il nome di Elio Cesare, Lucio Ceionio Commodo, console del 136, il quale però, inviato in Pannonia, muore nel 138. Nel frattempo (137 d.C.) muore Sabina. Una nuova adozione sarà più fortunata: è quella di Titus Aurelius Boionius Arrius Antoninus, che come imperatore sarà più noto come Antonino Pio; e con lui, quasi a “prenotare“ gli avvicendamenti successivi, anche Lucio Ceionio Commodo Vero, figlio di Elio Cesare, e Marco Annio Vero. Ma Adriano è malato e isolato, e muore in solitudine a Baia il 10 luglio. I pessimi rapporti che si erano venuti a creare con le classi dirigenti, e in particolare con il Senato, costarono al nuovo imperatore Antonino Pio pesanti sforzi per ottenere la divinizzazione del suo predecessore e anche la dedica nel Campo Marzio del tempio detto Hadrianaeum, che fu inaugurato solo nel 145. |