LA CAPITALE DEGLI AZTECHI

Il cuore dell’impero era la Valle del Messico e il cuore della Valle del Messico era la città di Tenochtitlan

(“Il Luogo del Fico d’India sulla Pietra"), una specie di Venezia tropicale, a circa duemila e duecento metri sul livello del mare, costruita su un’isola nella parte centro-occidentale del lago di Texcoco. Fondata nel 1325, come si è già detto, coincideva con l’attuale centro storico di Città del Messico. 

Una campagna di scavi iniziata a partire dalla fine degli anni Settanta del Novecento ha permesso di riportare alla luce gran parte del centro cerimoniale della capitale azteca e ha confermato che era un grande quadrato di circa quattrocentocinquanta metri di lato, delimitato da un insieme di piccole scalinate e di muretti. 

Il suo cuore era il Templo Mayor, davanti al quale, allineati verso ovest, si trovavano il tempio rotondo di Quetzalcoatl-Ehecatl e il grande sferisterio per il gioco della palla. Sul lato settentrionale del centro cerimoniale si trovavano: il Recinto dei Guerrieri-Aquila, immediatamente addossato al Templo Mayor, la grande Piramide del Tezcatlipoca Rosso e, più avanti, era collocato il Calmecac, il grande edificio che ospitava la scuola dell’élite. Sul lato meridionale si trovavano: il Recinto dei Guerrieri-Giaguaro, immediatamente addossato al Templo Mayor, la grande Piramide del Tezcatlipoca Nero e due piccole piramidi allineate: il tempio di Chicomecoatl e quello di Xochiquetzal.


Mappa di Tenochtitlan e del Golfo del Messico apparsa in un libro sulla conquista del Messico pubblicato a Norimberga nel 1524; Chicago, Newberry Library. Per quanto contenga dettagli che solo un testimone oculare poteva conoscere, è improbabile che sia stata disegnata da Hernán Cortés.


L’isola sulla quale sorgevano Tenochtitlan e Tlatelolco coi viali rialzati che le collegavano alla terraferma.