«Una rivoluzione», secondo Vuillard, la notizia fa l’effetto di una bomba a Losanna, dove apparentemente si
ignorava tutto del suo legame con questa giovane vedova, madre di tre bambini. Nata Bernheim, è la figlia e la sorella dei mercanti d’arte parigini
proprietari della Galerie Bernheim-Jeune. Dotata di grande intelligenza, è cordiale, esuberante, bohémien, mondana, ricca e spendacciona tanto
quanto Vallotton è riservato, nevrastenico, metodico, pantofolaio, squattrinato e parsimonioso. La sua unione con la loro sorella vale senza indugio
al pittore il sostegno di Josse e Gaston Bernheim-Jeune, che saranno fino al 1907 i suoi principali acquirenti. Per contro, egli non rivedrà più il
suo vecchio amico Maurin, per il quale il suo matrimonio nell’ambito della grande borghesia costituisce un tradimento delle idee progressiste.
Vallotton non rinuncia tuttavia a difenderle, poiché la sua collaborazione al giornale anarchico “Les Temps nouveaux” prosegue durante il primo
decennio del nuovo secolo.
