La ricorrenza del bicentenario dell’apertura al pubblico delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, avvenuta il 10 agosto 1817, è diventata l’occasione per il maggior museo al mondo dedicato alla pittura veneta, nell’attuale momento di ampliamento e riqualificazione del suo percorso, di realizzare una grande mostra che dagli spazi al pianterreno dedicati alle esposizioni temporanee si estende alle sale del circuito museale consueto, coinvolgendo il pubblico nella riflessione sulla propria storia. La rassegna, curata da chi scrive insieme a Paola Marini, direttrice delle Gallerie, e Roberto De Feo, è accompagnata da un catalogo che, edito da Marsilio, affronta con saggi pieni di novità diversi aspetti della storia artistica veneziana nei primi anni della seconda dominazione austriaca (1814-1866), ponendo l’accento sul rapporto tra la esemplare salvaguardia di un immenso patrimonio artistico - che le recenti vicende storiche seguite alla caduta della Serenissima Repubblica (1797) avevano posto in grave pericolo - e la promozione dell’arte contemporanea, nella convinzione che Venezia non dovesse solo rispecchiarsi in una gloria ormai perduta per sempre, ma continuare a essere quella grande officina creativa che era stata in passato.
Grandi mostre. 3
Canova, Hayez, Cicognara a Venezia
CERCANDO
UNA BELLEZZA NUOVA
Il bicentenario delle Gallerie dell’Accademia è salutato da una mostra, qui presentata da uno dei curatori, che ripercorre la storia artistica veneziana: dal ritorno da Parigi dei quattro Cavalli di San Marco nel 1815 alla morte di Canova nel 1822. Un periodo di rinnovamento la cui figura chiave fu Leopoldo Cicognara che, con Canova e Hayez, diede vita alla pinacoteca.
Fernando Mazzocca