Blow up


WILDLIFE PHOTOGRAPHER,GURSKY, BIEBER

di Giovanna Ferri

La natura e i suoi abitanti tornano a essere protagonisti della cinquantatreesima edizione del Wildlife Photographer of the Year (Bard, Aosta, Forte di Bard, dal 10 febbraio al 10 giugno, www.fortedibard.it), promosso dal Natural History Museum di Londra. Novantadue i paesi partecipanti, più di cinquantamila immagini, sedici le categorie premiate. Un appuntamento che offre spunti non solo per ammirare le meraviglie del mondo animale ma anche per riflettere sul comportamento umano, spesso artefice impunito di azioni efferate come quella che ci consegna in tutta la sua crudezza Memorial to a species del sudafricano Brent Stirton, vincitore assoluto del concorso: un rinoceronte agonizzante, privato del suo corno. Un’immagine drammatica che denuncia il crimine del bracconaggio di questi animali e la vendita dei loro corni al mercato nero. Emozioni di tutt’altro genere affiorano invece osservando Contemplation dell’irlandese-sudafricano Peter Delaney, vincitore della sezione “Animal Portraits”, uno scatto che ha richiesto lunghe ore di attesa dove uno scimpanzè, dopo un impegnativo corteggiamento senza successo, si abbandona sognante a terra pensando - come dice lo stesso autore - «a quello che avrebbe potuto essere».


Peter Delaney, Contemplation (2017).