Blow up GURSKY, BIEBER WILDLIFE PHOTOGRAPHER, di Giovanna Ferri a natura e i suoi abitanti tornano a essere protagonisti della cinquantatreesima edizione del , promosso dal Natural History Museum di Londra. Novantadue i paesi partecipanti, più di cinquantamila immagini, sedici le categorie premiate. Un appuntamento che offre spunti non solo per ammirare le meraviglie del mondo animale ma anche per riflettere sul comportamento umano, spesso artefice impunito di azioni efferate come quella che ci consegna in tutta la sua crudezza del sudafricano Brent Stirton, vincitore assoluto del concorso: un rinoceronte agonizzante, privato del suo corno. Un’immagine drammatica che denuncia il crimine del bracconaggio di questi animali e la vendita dei loro corni al mercato nero. Emozioni di tutt’altro genere affiorano invece osservando dell’irlandese-sudafricano Peter Delaney, vincitore della sezione “Animal Portraits”, uno scatto che ha richiesto lunghe ore di attesa dove uno scimpanzè, dopo un impegnativo corteggiamento senza successo, si abbandona sognante a terra pensando - come dice lo stesso autore - «a quello che avrebbe potuto essere». L Wildlife Photographer of the Year (Bard, Aosta, Forte di Bard, dal 10 febbraio al 10 giugno, www.fortedibard.it) Memorial to a species Contemplation Peter Delaney, Contemplation (2017). Era l’8 novembre 2011 quando da Christie’s a New York veniva battuta la fotografia più costosa della storia: (1999), 4,3 milioni di dollari. Una gigantesca immagine del fiume Reno (3 metri di lunghezza) attraversata da poche linee rette e da una composizione essenziale e minimalista. L’autore è Andreas Gursky (1955), noto per il suo approccio legato strettamente alla pittura e alla elaborazione digitale. Nelle sue opere il riferimento all’espressionismo astratto e all’Action Painting di Jackson Pollock, Clyfford Still, Mark Rothko, Sam Francis si coglie in modo piuttosto evidente. È il caso, per esempio, delle serie Bangkok (2011) e Ocean VI (2010) per la prima volta esposte in Italia alla che festeggia con la mostra il decimo anno di attività. Un percorso che punta a mettere in primo piano l’abilità dell’autore tedesco nel rappresentare la natura e l’ambiente in modo del tutto personale. Nel ciclo Bangkok, in particolare, dove la critica spesso intravede anche un richiamo a Turner e all’arte informale, Gursky ha immortalato il fiume Chao Phraya nel flusso tremolante dell’acqua che scorre, nel suo perenne movimento e cambiamento. Grandi scatti in formato verticale su fondo nero - acceso da variazioni cromatiche e da riflessi di luce - che uniscono la bellezza monumentale di una struttura geometrica a un’atmosfera enigmatica e contemplativa. Rhein II Galleria Gagosian (Roma, fino al 3 marzo, www.gagosian.com) Andreas Gursky. Bangkok Andreas Gursky Bangkok II (2011). Ogni suo progetto ha un valore sociale oltreché artistisco e il suo intento è quello di offrire una chiave di lettura diversa da una visione stereotipata. Jodie Bieber (1966), figura di spicco della fotografia sudafricana, nota per aver vinto con l’immagine della ragazza afghana, Bibi Aisha, il World Press Photo nel 2011, per la prima volta è presente in Italia con una personale, a cura di Filippo Maggia, che comprende oltre cento opere in bianco e nero e a colori: . Una raccolta che scandisce il recente cammino del Sudafrica: dalle prime elezioni democratiche nel 1994, con la proclamazione alla presidenza del paese di Nelson Mandela, simbolo della lotta contro l’apartheid, fino quasi ai giorni nostri. Un periodo in cui Bieber ha avuto modo di maturare il suo approccio con l’obiettivo, sempre rispettoso dei singoli individui e dei luoghi ritratti. Come leggiamo nel catalogo della mostra, l’aspetto fondamentale per lei è «creare un rapporto onesto e diretto con ogni persona […] Mi viene concesso di entrare nella vita delle persone e non voglio che nessuno si senta danneggiato, sfruttato o frainteso in alcun modo». Un’intenzione chiara, guidata da un preciso stato d’animo e supportata, ogni volta, da un processo di studio e analisi che rende stratificate le sue testimonianze visive. Between Darkness and Light. Selected Works: South Africa 1994-2010 (La Spezia, Fondazione Carispezia, fino al 4 marzo, www.fondazionecarispezia.it) Jodie Bieber, Father and Son Trapeze Act, Market (senza data), Newtown, Theatre Precinct. IN BREVE: Nino Migliori. La matière des rêves Parigi, Maison Européenne de la Photographie fino al 25 febbraio www.mep-fr.org L’occhio magico di Carlo Mollino. Fotografie 1934-1973 Torino, Camera - Centro italiano per la fotografia fino al 13 maggio www.camera.to