Come per altri termini poi ampiamente utilizzati dalla storia dell’arte anche quello di “pompier” non si sa bene quando e come sia nato. Così risulta codificato più tardi rispetto al fenomeno cui si riferisce. Sarebbe diventato di uso comune verso la seconda metà degli anni Ottanta dell’Ottocento, per indicare con un’accezione negativa quei pittori che furono contrari a ogni innovazione, nel rispetto delle regole dell’Accademia e per assecondare il gusto di un pubblico più ampio. Sono state avanzate varie ipotesi sulla sua origine, come quella secondo la quale il termine “pompier” deriverebbe dagli elmi, simili a quelli dei pompieri, che David e i suoi seguaci facevano calzare ai loro eroi greci e romani, oppure che, diversamente, la parola sarebbe la deformazione ironica di “pompéistes”, l’appellativo che si erano dati i neogreci o neopompeiani.
Studi e riscoperte.1
L’Art Pompier
TRA MITO,SOGNO
E REALTÀ
Contrapposta tradizionalmente all’avanguardia, è stata definita “pompier” la pittura ufficiale e accademica, ben vista dal potere, nella Francia della seconda metà dell’Ottocento. Un’arte molto amata dal pubblico del tempo, che propone miti o episodi della storia con sapiente ecclettismo e un realismo quasi fotografico.
Fernando Mazzocca