Dedicate a interventi perlopiù scultorei e architettonici nello spazio pubblico, le due Triennali Beaufort 2018 e Bruges 2018 sono accomunate, oltreché dall’interesse per lo stesso linguaggio artistico, dalla riflessione su un tema affine: l’acqua come presenza reale (il mare della costa belga e i canali di Bruges) e come metafora, ovvero la condizione “liquida” che, secondo Zygmunt Bauman, caratterizza il momento presente.
Arte contemporanea
Triennali
Beaufort e Bruges
Cristina Baldacci
Città liquida è, non a caso, il titolo scelto dai due curatori della Triennale Bruges, Till-Holger Borchert e Michel Dewilde, che hanno commissionato quindici progetti utopici incentrati sull’idea di transizione e impermanenza in risposta al nostro crescente senso di incertezza e precarietà a livello sociale, politico, economico, culturale, ambientale. Divise in tre sezioni tematiche tra loro complementari - i luoghi d’incontro, la collaborazione creativa e la città immaginata -, le visioni di artisti e architetti chiamati a dialogare con il contesto urbano spaziano dalla torre aerea o atmosferica (Bruges Aerocene Tower) di Tomás Saraceno alla casa del tempo (House of Time) dello studio di architettura Raumlabor, fino al progetto ispirato al granchio cinese (The Case of the Mitten Crab) del collettivo Rotor. La Triennale Bruges inaugura il 5 maggio, preceduta da un incontro sugli scritti di Bauman per gli addetti ai lavori, e chiude il 16 settembre con una conferenza dell’architetto nigeriano Kunlé Adeyemi.
È invece in corso fino al 30 settembre la Triennale Beaufort, strutturata come un arcipelago di progetti che costellano la costa belga, alcuni dei
quali permanenti e facenti parte del parco sculture che si arricchisce a ogni nuova edizione. La curatrice Heidi Ballet ha scelto diciotto artisti
internazionali che hanno lavorato in nove diverse località balneari: da De Panne a Knokke-Heist - rispettivamente nell’estremità occidentale e
orientale del litorale belga -, passando per le più conosciute Nieuwpoort e Ostenda, dove sono intervenuti artisti come Jos de Gruyter & Harald
Thys, Jason Dodge e Kader Attia. Il collettivo Rotor presenterà un secondo lavoro a Zeebrugge, il porto di Bruges, unendo così ancora più saldamente
le due manifestazioni.
