Musei da conoscere
Il Museo Serlachius a Mänttä (Finlandia)

UN FIORE ALL'OCCHIELLO
DEL NORD EUROPA

Tra foreste e specchi d’acqua, il museo finlandese Serlachius, dal nome del suo fondatore, Gösta Serlachius, imprenditore della carta, offre un’ampia collezione, dal Cinquecento al Novecento, con opere (tra le altre) di Zurbarán, Tintoretto e degli autoctoni Gallen-Kallela e Simberg. Uno spazio arricchito da un padiglione per l’arte contemporanea che ospita esposizioni di respiro internazionale.

Lorella Scacco

Un capolavoro di Monet del 1891, dal titolo Un pagliaio alla luce della sera, si trova nella collezione del Museo Serlachius, situato nel cuore della Finlandia, in mezzo a incantevoli foreste e laghi. Questo dipinto, che fu acquistato negli anni Cinquanta presso un mercante inglese dalla Fondazione Gösta Serlachius, è stato solo di recente riconosciuto dai ricercatori dell’Università di Jyväskylä come opera autentica del maestro impressionista. Le loro indagini hanno infatti rivelato chiaramente la firma di Monet nell’angolo destro del quadro nascosta da diversi strati di pittura. Grazie al mecenatismo della famiglia Serlachius, la cui principale attività è stata la produzione di carta dall’Ottocento a oggi, la città di Mänttä vanta un’eccezionale collezione d’arte moderna con opere di pittori europei dal XVI al XX secolo, tra cui Francisco de Zurbarán, David Teniers, Jacopo Tintoretto, Giovanni Antonio Fasolo, Jan Wellens de Cock, Rogier van der Weyden e Jusepe de Ribera. Inoltre questo museo privato ospita molte opere dei più celebri artisti finlandesi della cosiddetta “Golden Age”, da Albert Edelfelt ad Akseli Gallen-Kallela, da Hugo Simberg a Helene Schjerfbeck, da Eero Järnefelt 39 a Victor Westerholm e Magnus Enckell. Questi artisti furono ispirati dalla pittura simbolista e impressionista che si era diffusa nell’Europa centrale e in particolare a Parigi. I viaggi degli stessi artisti finnici a Parigi e la mediazione culturale del belga Alfred William Finch, trasferitosi a Porvoo nel 1897 e organizzatore con Enckell di una significativa mostra impressionista al Museo Ateneum di Helsinki nel 1904 esponendo tra gli altri Monet, Pissarro e Sisley, introdussero le moderne correnti pittoriche in Finlandia(1).
Un bel dipinto nella collezione Serlachius è Fratelli (1904-1906) di Hugo Simberg, che mostra due bambini intenti a osservare un quadro su un cavalletto, rivelando l’interesse dell’autore all’aspetto formativo dell’arte, tanto da essere anche un ottimo illustratore di libri di favole. Oltre ai grandi affreschi che realizzò per decorare la cattedrale di Tampere, uno dei suoi dipinti più conosciuti è L’angelo ferito del 1903 che, con il passare degli anni, diventò una sorta d’icona nazionale della cultura finlandese. L’opera rappresenta un angelo bendato mentre è portato in barella da due ragazzi: un’allegoria della nazione ferita dai domini passati. L’influenza simbolista di Simberg proveniva dal suo maestro Akseli Gallen-Kallela, le cui originali illustrazioni dedicate al poema epico finnico Kalevala risvegliarono l’ardore della ribellione tra il popolo assopito dall’invasore russo, tanto da diventare l’artista della gente e portavoce del nuovo spirito nazionale. Personalità poliedrica e dinamica, Gallen-Kallela nel 1909-1911 soggiornò in Kenya, dove dipinse oltre cento quadri di stampo impressionista dedicati ai colori e ai paesaggi africani, e più tardi nel New Mexico, dove simpatizzò con gli indiani Sioux dipingendoli in momenti di vita quotidiana, e ritornò in Finlandia solo nel 1926.

Museo Serlachius a Mänttä (Finlandia) e la sua raccolta. In apertura una veduta dall’alto del museo con il nuovo padiglione d’arte contemporanea inaugurato nel 2011.

una sala del museo dove sono custodite alcune delle opere più antiche.